All'
apertura della successione il chiamato non è immediatamente erede, ma esclusivamente titolare di due distinte situazioni giuridiche:
-
il diritto di accettare l'eredità che ha natura di diritto potestativo;
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i poteri di amministrare la massa ereditaria ai sensi dell'art. 460 del codice civile.
La
delazione ereditaria, infatti, non determina l'acquisto dell'eredità, ma attribuisce esclusivamente il diritto di accettarla.
Tale diritto, qualora il delato (c.d. trasmittente)
muoia senza averlo esercitato,
verrà trasmesso agli eredi (c.d. trasmissari) di quest'ultimo essendo un diritto di natura patrimoniale ed in quanto tale trasmissibile per successione alla morte del suo titolare.
Il legislatore, prevedendo un'eccezione al principio di indisponibilità della delazione, ha in tal modo voluto preferire gli eredi del delato agli ulteriori chiamati dell'originario
de cuius.
Presupposto indefettibile affinché operi la trasmissione è che il
delato all'eredità
muoia prima di aver accettato l'eredità e senza aver definitivamente perduto il diritto di accettarla.
Qualora il delato morisse dopo aver
rinunciato all'eredità ai sensi dell'art.
519 del codice civile la trasmissione del diritto potrebbe ancora attuarsi qualora sussistessero i presupposti per la revoca della rinunzia di cui all'art.
525 del codice civile.
Qualora un soggetto sia chiamato in subordine (si pensi all'ipotesi di sostituzione ordinaria) e dopo la sua morte il primo chiamato rinunci all'eredità e non operi nei suoi confronti la
rappresentazione, il diritto di accettare del secondo chiamato si trasmetterà ai suoi eredi operando anche in tale ipotesi l'istituto in esame poiché ai sensi dell'art.
521 del codice civile il primo chiamato in seguito alla rinuncia deve considerarsi come mai chiamato e di conseguenza il chiamato in subordine assume la qualità di unico chiamato cui si applicherà la disciplina della trasmissione.
Ai fini di una maggiore intelligibilità si faccia il seguente esempio: Tizio muore lasciando a succedergli quale primo chiamato Caio e quale ulteriore chiamato Sempronio. Sempronio dopo l'apertura della successione muore, dopo la sua morte Caio rinuncia all'eredità di Tizio. Caio ex art.
521 del codice civile deve considerarsi come mai chiamato all'eredità e unico delato risulta dunque Sempronio il quale morendo ha trasmesso il suo diritto di accettare ai propri eredi.
Costituendo la trasmissione un'
eccezione al principio di indisponibilità della delazione, come sopra anticipato, la stessa è ammessa esclusivamente in caso di
successione a titolo universale per legge o testamento non operando in caso di
disposizione a titolo particolare mortis causa (legato) dell'eredità o di disposizione
inter vivos dei diritti ereditari. In questi casi infatti si avrà un atto dispositivo della delazione che determinerà accettazione tacita della stessa ai sensi dell'art.
477 del codice civile.
L'operare della trasmissione determina in capo al trasmissario il sorgere di
due distinte delazioni: una nei confronti dell'
originario de cuius e una nei confronti del suo
trasmittente.
Ne consegue che il trasmissario sarà titolare di
due diritti di accettare l'eredità uno relativo all'eredità dell'originario
de cuius e uno nei confronti del suo trasmittente.
Qualora il trasmissario accetti l'eredità del trasmittente potrà successivamente accettare o rinunziare a quella dell'originario
de cuius.
Qualora, invece, accetti quella dell'originario
de ciuius avendo disposto di un diritto facente parte dell'eredità del trasmittente avrà anche tacitamente accettato l'eredità di quest'ultimo.
Allo stesso modo qualora il trasmissario rinunci all'eredità del trasmittente ciò determinerà anche la rinuncia all'eredità dell'originario
de cuius il cui diritto di accettare fa parte dell'eredità rinunciata.
Qualora invece il trasmissario rinunci all'eredità dell'originario
de cuius ciò comporterà la disposizione di un diritto facente parte dell'eredità del trasmittente con conseguente accettazione tacita della sua eredità.
In caso di pluralità di trasmissari
stante l'unicità della delazione:
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si determinerà in capo ai trasmissari accettanti una situazione di contitolarità;
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le quote dei trasmissari rinuncianti spetteranno ai trasmissari accettanti.
Quanto ai rapporti tra gli istituti della trasmissione, della
rappresentazione, della
sostituzione ordinaria e dell'
accrescimento.
La
trasmissione prevale sugli altri istituti in quanto qualora ricorrano i presupposti della trasmissione
la delazione non viene meno, ma viene trasmessa agli eredi del trasmittente, mentre presupposto affinché operino gli istituti della rappresentazione della sostituzione e dell'accrescimento è che venga meno la delazione del chiamato.