AUTORE:
Alessia Mondino
ANNO ACCADEMICO: 2023
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Torino
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il sistema giuridico italiano regola la successione per causa di morte principalmente attraverso la legge ed il testamento. In un contesto rigido come quello italiano, gli interpreti si sono spesso interrogati circa i possibili spazi di autonomia contrattuale rimessi all’ereditando, anche alla luce del divieto dei patti successori previsto all’art. 458 del c.c.
Lo studio in oggetto si propone di comprendere quali siano le conseguenze della morte di una delle parti in un contratto. L’obiettivo è quello di capire se, in linea generale, i rapporti contrattuali possano essere trasmessi agli eredi o se la morte comporti la cessazione dei relativi effetti. Inoltre, il lavoro cerca di comprendere se l’ereditando possa utilizzare strumenti alternativi alle fonti legislative e testamentarie per disporre del proprio patrimonio dopo la morte.
Nonostante l’assenza di una normativa specifica, si osserverà come la regola generalmente accettata sia quella della trasmissibilità dei rapporti contrattuali agli eredi. Tuttavia, il lavoro esplorerà anche le numerose eccezioni legali a questa regola, nonché tutte le possibili deroghe testamentarie (definite tramite testamento) e convenzionali (basate su accordi tra le parti).
L'elaborato prende avvio da una panoramica generale circa il rapporto tra successione mortis causa e posizione contrattuale, con successiva analisi del principio generale di trasmissibilità della posizione contrattuale agli eredi, pur in assenza di una specifica disposizione normativa in tal senso.
Verranno poi esaminate le deroghe al principio di trasmissibilità previste dalla legge, tra le quali si ritrovano le ipotesi di scioglimento contrattuale a tutela delle parti o a tutela di interessi generali, nonché il diritto di recesso.
Il capitolo successivo tratterà delle possibilità di deroga per mezzo di accordi contrattuali, con particolare attenzione alla compatibilità di tali clausole (di trasmissibilità o di intrasmissibilità) con il divieto dei patti successori.
A seguire, si presenteranno e si analizzeranno le possibilità di deroga al regime legale con l’utilizzo dello strumento del testamento.
In conclusione, si tratterà della attuale crisi del testamento e verranno introdotte le possibili alternative all’uso della scheda come strumento di disposizione patrimoniale dopo la morte.
Lo studio in oggetto si propone di comprendere quali siano le conseguenze della morte di una delle parti in un contratto. L’obiettivo è quello di capire se, in linea generale, i rapporti contrattuali possano essere trasmessi agli eredi o se la morte comporti la cessazione dei relativi effetti. Inoltre, il lavoro cerca di comprendere se l’ereditando possa utilizzare strumenti alternativi alle fonti legislative e testamentarie per disporre del proprio patrimonio dopo la morte.
Nonostante l’assenza di una normativa specifica, si osserverà come la regola generalmente accettata sia quella della trasmissibilità dei rapporti contrattuali agli eredi. Tuttavia, il lavoro esplorerà anche le numerose eccezioni legali a questa regola, nonché tutte le possibili deroghe testamentarie (definite tramite testamento) e convenzionali (basate su accordi tra le parti).
L'elaborato prende avvio da una panoramica generale circa il rapporto tra successione mortis causa e posizione contrattuale, con successiva analisi del principio generale di trasmissibilità della posizione contrattuale agli eredi, pur in assenza di una specifica disposizione normativa in tal senso.
Verranno poi esaminate le deroghe al principio di trasmissibilità previste dalla legge, tra le quali si ritrovano le ipotesi di scioglimento contrattuale a tutela delle parti o a tutela di interessi generali, nonché il diritto di recesso.
Il capitolo successivo tratterà delle possibilità di deroga per mezzo di accordi contrattuali, con particolare attenzione alla compatibilità di tali clausole (di trasmissibilità o di intrasmissibilità) con il divieto dei patti successori.
A seguire, si presenteranno e si analizzeranno le possibilità di deroga al regime legale con l’utilizzo dello strumento del testamento.
In conclusione, si tratterà della attuale crisi del testamento e verranno introdotte le possibili alternative all’uso della scheda come strumento di disposizione patrimoniale dopo la morte.