A colui che muore senza lasciare prole, né genitori, né fratelli o sorelle o loro discendenti [467 c.c.], succedono per una metà gli ascendenti della linea paterna e per l'altra metà gli ascendenti della linea materna(1) [538, 544 c.c.].
Se però gli ascendenti non sono di eguale grado [76 c.c.], l'eredità è devoluta al più vicino senza distinzione di linea(2) [75, 538, 571 c.c.].
Note
Esempio: se Tizio muore senza lasciare moglie, figli, genitori, fratelli e sorelle. La sua eredità viene devoluta ai nonni, materni e paterni. Ove vi siano due avi materni (nonna e nonno) e uno paterno le quote sono le seguenti: 1/4 alla nonna materna, 1/4 al nonno materno e 1/2 al nonno paterno.
Esempio: Tizio muore senza lasciare moglie, figli, genitori, fratelli e sorelle. Sopravvivono a Tizio un nonno materno e una bisnonna paterna. L'eredità si devolve per intero al nonno paterno.