Incompatibilitą

Situazione che si viene a creare allorquando un medesimo soggetto ricopra al contempo due o più cariche, che l'ordinamento determina come confliggenti quindi imponendo - a pena di decadenza - la scelta tra quella che il soggetto valuterà da mantenere. La regolare elezione avviene comunque, a differenza che nelle ipotesi di ineleggibilità nelle quali non può ritenersi legittima.
I casi sono descritti in Costituzione (es. 65 co. II, 84 co. II, 104 co. VII, 122 co. II e 135 co. VI) e nella L. 148/2011.
L'esempio del Presidente della Repubblica si spiega sol che si consideri come detto ruolo imponga l'esclusività della funzione, non potendosi contemporaneamente ricoprire altri incarichi, di natura pubblica o privata, né svolgere altre attività professionali.
In ambito di ordinamento giudiziario: si tratta di una situazione in cui versa il magistrato in quanto inadeguato a conoscere e trattare un dato procedimento, pertanto questi, ove fosse rilevata l'incompatibilità, potrà agevolmente essere sostituito da altro magistrato del medesimo ufficio. Si specifica che riguarda la figura del magistrato persona fisica, non già l'organo-ufficio; si evince, dunque, che non attiene ai pubblici ministeri. Le cause che generano l'incompatibilità, come enunciate negli artt. 34 e 35 c.p.p. sono: l'aver già espresso una valutazione nel merito, aver un interesse privato processuale e l'aver instaurato rapporti familiari o amicali con parti del processo, nella specie, magistrati o professionisti interessati al procedimento. Il riferimento all'art. 36 lett. g) c.p.p.indica che il legislatore avesse l'intenzione di regolamentare le cause di incompatibilità unitamente a quelle di astensione e di ricusazione.