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Articolo 60 Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi

(D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600)

[Aggiornato al 13/06/2025]

Notificazioni

Dispositivo dell'art. 60 Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi

La notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente è eseguita secondo le norme stabilite dagli articoli 137 e seguiti del codice di procedura civile, con le seguenti modifiche:

  1. a) la notificazione è eseguita dai messi comunali ovvero dai messi speciali autorizzati dall'ufficio;
  2. b) il messo deve fare sottoscrivere dal consegnatario l'atto o l'avviso ovvero indicare i motivi per i quali il consegnatario non ha sottoscritto;
  3. b-bis) se il consegnatario non è il destinatario dell'atto o dell'avviso, il messo consegna o deposita la copia dell'atto da notificare in busta che provvede a sigillare e su cui trascrive il numero cronologico della notificazione, dandone atto nella relazione in calce all'originale e alla copia dell'atto stesso. Sulla busta non sono apposti segni o indicazioni dai quali possa desumersi il contenuto dell'atto. Il consegnatario deve sottoscrivere una ricevuta e il messo dà notizia dell'avvenuta notificazione dell'atto o dell'avviso, a mezzo di lettera raccomandata;
  4. c) salvo il caso di consegna dell'atto o dell'avviso in mani proprie, la notificazione deve essere fatta nel domicilio fiscale del destinatario;
  5. d) in facoltà del contribuente di eleggere domicilio presso una persona o un ufficio nel comune del proprio domicilio fiscale per la notificazione degli atti o degli avvisi che lo riguardano. In tal caso l'elezione di domicilio deve risultare espressamente da apposita comunicazione effettuata al competente ufficio a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento ovvero in via telematica con modalità stabilite con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate;
  6. e) quando nel comune nel quale deve eseguirsi la notificazione non vi è abitazione, ufficio o azienda del contribuente, l'avviso del deposito prescritto dall'art. 140 del codice di procedura civile, in busta chiusa e sigillata, si affigge nell'albo del comune, e la notificazione, ai fini della decorrenza del termine per ricorrere, si ha per eseguita nell'ottavo giorno successivo a quello di affissione;
  7. e-bis) è facoltà del contribuente che non ha la residenza nello Stato e non vi ha eletto domicilio ai sensi della lettera d), o che non abbia costituito un rappresentante fiscale, comunicare al competente ufficio locale, con le modalità di cui alla stessa lettera d), l'indirizzo estero per la notificazione degli avvisi e degli altri atti che lo riguardano; salvo il caso di consegna dell'atto o dell'avviso in mani proprie, la notificazione degli avvisi o degli atti è eseguita mediante spedizione a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento;
  8. f) le disposizioni contenute negli articoli 142, 143, 146, 150 e 151 del codice di procedura civile non si applicano.

L'elezione di domicilio ha effetto dal trentesimo giorno successivo a quello della data di ricevimento delle comunicazioni previste alla lettera d) ed alla lettera e-bis) del comma precedente.

Le variazioni e le modificazioni dell'indirizzo hanno effetto, ai fini delle notificazioni, dal trentesimo giorno successivo a quello dell'avvenuta variazione anagrafica o, per le persone giuridiche e le società ed enti privi di personalità giuridica, dal trentesimo giorno successivo a quello della ricezione da parte dell'ufficio della dichiarazione prevista dagli articoli 35 e 35-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, ovvero del modello previsto per la domanda di attribuzione del numero di codice fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati alla presentazione della dichiarazione di inizio attività IVA.

Salvo quanto previsto dai commi precedenti ed in alternativa a quanto stabilito dall'articolo 142 del codice di procedura civile, la notificazione ai contribuenti non residenti è validamente effettuata mediante spedizione di lettera raccomandata con avviso di ricevimento all'indirizzo della residenza estera rilevato dai registri dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero o a quello della sede legale estera risultante dal registro delle imprese di cui all'articolo 2188 del codice civile. In mancanza dei predetti indirizzi, la spedizione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento è effettuata all'indirizzo estero indicato dal contribuente nelle domande di attribuzione del numero di codice fiscale o variazione dati e nei modelli di cui al terzo comma, primo periodo. In caso di esito negativo della notificazione si applicano le disposizioni di cui al primo comma, lettera e).

La notificazione ai contribuenti non residenti è validamente effettuata ai sensi del quarto comma qualora i medesimi non abbiano comunicato all'Agenzia delle entrate l'indirizzo della loro residenza o sede estera o del domicilio eletto per la notificazione degli atti, e le successive variazioni, con le modalità previste con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate. La comunicazione e le successive variazioni hanno effetto dal trentesimo giorno successivo a quello della ricezione.

Qualunque notificazione a mezzo del servizio postale si considera fatta nella data della spedizione; i termini che hanno inizio dalla notificazione decorrono dalla data in cui l'atto è ricevuto.

[In deroga all'articolo 149 bis del codice di procedura civile e alle modalità di notificazione previste dalle norme relative alle singole leggi d'imposta non compatibili con quelle di cui al presente comma, la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati alle imprese individuali o costituite in forma societaria e ai professionisti iscritti in albi o elenchi istituiti con legge dello Stato può essere effettuata direttamente dal competente ufficio con le modalità previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, a mezzo di posta elettronica certificata, all'indirizzo del destinatario risultante dall'indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC). All'ufficio sono consentite la consultazione telematica e l'estrazione, anche in forma massiva, di tali indirizzi. Se la casella di posta elettronica risulta satura, l'ufficio effettua un secondo tentativo di consegna decorsi almeno sette giorni dal primo invio. Se anche a seguito di tale tentativo la casella di posta elettronica risulta satura oppure se l'indirizzo di posta elettronica del destinatario non risulta valido o attivo, la notificazione deve essere eseguita mediante deposito telematico dell'atto nell'area riservata del sito internet della società InfoCamere Scpa e pubblicazione, entro il secondo giorno successivo a quello di deposito, del relativo avviso nello stesso sito, per la durata di quindici giorni; l'ufficio inoltre dà notizia al destinatario dell'avvenuta notificazione dell'atto a mezzo di lettera raccomandata, senza ulteriori adempimenti a proprio carico. Ai fini del rispetto dei termini di prescrizione e decadenza, la notificazione si intende comunque perfezionata per il notificante nel momento in cui il suo gestore della casella di posta elettronica certificata gli trasmette la ricevuta di accettazione con la relativa attestazione temporale che certifica l'avvenuta spedizione del messaggio, mentre per il destinatario si intende perfezionata alla data di avvenuta consegna contenuta nella ricevuta che il gestore della casella di posta elettronica certificata del destinatario trasmette all'ufficio o, nei casi di cui al periodo precedente, nel quindicesimo giorno successivo a quello della pubblicazione dell'avviso nel sito internet della società InfoCamere Scpa. Nelle more della piena operatività dell'anagrafe nazionale della popolazione residente, per i soggetti diversi da quelli obbligati ad avere un indirizzo di posta elettronica certificata da inserire nell'INI-PEC, la notificazione può essere eseguita a coloro che ne facciano richiesta, all'indirizzo di posta elettronica certificata di cui sono intestatari, all'indirizzo di posta elettronica certificata di uno dei soggetti di cui all'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, ovvero del coniuge, di un parente o affine entro il quarto grado di cui all'articolo 63, secondo comma, secondo periodo, del presente decreto, specificamente incaricati di ricevere le notifiche per conto degli interessati, secondo le modalità stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate. Nelle ipotesi di cui al periodo precedente, l'indirizzo dichiarato nella richiesta ha effetto, ai fini delle notificazioni, dal quinto giorno libero successivo a quello in cui l'ufficio attesta la ricezione della richiesta stessa. Se la casella di posta elettronica del contribuente che ha effettuato la richiesta risulta satura, l'ufficio effettua un secondo tentativo di consegna decorsi almeno sette giorni dal primo invio. Se anche a seguito di tale tentativo la casella di posta elettronica risulta satura oppure nei casi in cui l'indirizzo di posta elettronica del contribuente non risulta valido o attivo, si applicano le disposizioni in materia di notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente, comprese le disposizioni del presente articolo diverse da quelle del presente comma e quelle del codice di procedura civile dalle stesse non modificate, con esclusione dell'articolo 149 bis del codice di procedura civile. (1) (2)](3)

Note

(1) La Corte Costituzionale con sentenza 10 - 19 dicembre 2003, n. 360 ha dichiarato "l'illegittimità costituzionale dell'art. 60, ultimo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi), nella parte in cui prevede che le variazioni e le modificazioni dell'indirizzo del contribuente, non risultanti dalla dichiarazione annuale, hanno effetto, ai fini delle notificazioni, dal sessantesimo giorno successivo a quello della avvenuta variazione anagrafica".
(2) La Corte Costituzionale, con sentenza 24 ottobre-7 novembre 2007, n. 366 ha dichiarato "l'illegittimità costituzionale del combinato disposto degli articoli 58, primo comma e secondo periodo del secondo comma, e 60, primo comma, lettere c), e) ed f), del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi), e dell'articolo 26, ultimo comma, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), nella parte in cui prevede, nel caso di notificazione a cittadino italiano avente all'estero una residenza conoscibile dall'amministrazione finanziaria in base all'iscrizione nell'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE), che le disposizioni contenute nell'articolo 142 del codice di procedura civile non si applicano".
(3) Il comma 7 è stato abrogato dall'art. 1, comma 2, lettera c) del D. Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13.

Spiegazione dell'art. 60 Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi

L’articolo in esame individua tassativamente le modalità attraverso cui gli Uffici tributari portano a conoscenza dei contribuenti gli atti di natura impositiva, a nulla rilevando le modalità alternative attraverso cui i contribuenti sono venuti a conoscenza di atti tributari.
Gli atti di natura tributaria sono atti di natura recettizia che, pertanto, producono i loro effetti nel momento in cui vengono a conoscenza del destinatario, motivo per cui la disciplina delle modalità di notificazione degli atti tributari (siano essi atti impositivi ovvero atti del processo tributario, come ad esempio i ricorsi in Corte di Giustizia Tributaria) riveste un’importanza non marginale.
La notifica è di fondamentale importanza, non solo perché permette al destinatario dell’atto di venire a conoscenza del suo contenuto, ma anche perché dal momento della notifica iniziano a decorrere una serie di effetti tra cui, ad esempio il computo dei termini per l’eventuale impugnazione del provvedimento tributario.
Per il procedimento notificatorio si devono seguire le regole indicate dal Codice di Procedura Civile di cui agli artt. 137 ss. con alcune deroghe, individuate espressamente dall’art. 60.
In primis, la notifica può essere eseguita anche dai “messi speciali autorizzati dall’Ufficio” non risultando necessaria la presenza dell’Ufficiale Giudiziario, diversamente da quanto richiesto invece per gli atti di natura civilistica.
L’ammissibilità dei messi autorizzati dall’Ufficio alla notifica degli atti di natura tributaria è stata più volte chiarita ed accettata dalla più costante giurisprudenza di legittimità che ha chiarito che ove l’Amministrazione Finanziaria si avvalga di messi comunali per la notificazione dei propri atti, non si instaura un rapporto di servizio con detti messi i quali operano come dipendenti dell’ente territoriale con la conseguenza che “con riguardo ai danni che derivino.. da ritardi nell’esecuzione di dette notificazioni non è configurabile una responsabilità dei messi…” (SS.UU. Cass. n. 711/2002).
Secondo la disposizione normativa in commento, se il destinatario dell’atto è una persona fisica (o nei casi di persona giuridica è ammesso dalla giurisprudenza di legittimità solo qualora la consegna avvenga a mani del legale rappresentante dell’ente) la notifica si effettua con consegna della copia a mani proprie presso la sua abitazione ovvero, nel caso di notifica cd. in luogo libero - nell’ambito della circoscrizione di competenza dell’agente notificatore. In siffatta circostanza, la notifica si intende perfezionata con la consegna della copia al destinatario, ancorché quest’ultimo rifiuti di ricevere l’atto; in quest’ultimo caso, il messo ne dà atto nella relata di notifica e il procedimento si intende comunque perfezionato per raggiungimento dello scopo.
Qualora la notifica a mani proprie non riesca, per irreperibilità del destinatario, il legislatore ha previsto la possibilità di eseguire una valida notificazione anche a soggetti diversi dal destinatario, tassativamente individuati dall’art. 139 c.p.c.
In particolare, l’ordine da seguire è il seguente: la notifica va fatta a persona di famiglia o addetta alla casa purché non minore di anni 14 o non palesemente incapace; in subordine, il messo deve procedere alla consegna al portiere dello stabile; in via ulteriormente subordinata, si deve procedere alla consegna ad un vicino di casa che accetti di riceverla.
In quest’ultimo caso, il messo deve dare atto nella relata di aver proceduto alla ricerca (vana) di tutti i soggetti precedenti che hanno imposto la consegna al vicino (cfr. Cass. 9590/2010).
Nelle ipotesi appena previste di cui all’art. 139 c.p.c., quando chi riceve l’atto non coincide con il destinatario, ai fini del perfezionamento della notifica, si rende necessario un ulteriore passaggio: l’invio al destinatario della cd. “raccomandata informativa”, mediante la quale si porta a conoscenza il destinatario dell'avvenuta notificazione.
L’ulteriore fattispecie prevista dalla norma in commento riguarda le ipotesi in cui il destinatario non venga rinvenuto nei luoghi in cui la notificazione deve eseguirsi, ovvero non si rinvengano i soggetti abilitati a riceverli previsti dall’art. 139 c.p.c.
In tali circostanze, si applicano le disposizioni di cui all’art. 140 c.p.c. e, si profilano due diverse ipotesi, la cosiddetta la irreperibilità relativa (o assenza momentanea) e la cosiddetta irreperibilità assoluta.
Si ha irreperibilità relativa quando il luogo di notifica del destinatario (domicilio fiscale/residenza) sono conosciuti ma non è stato possibile procedere alla consegna dell’atto. In questa situazione si applica l’art. 140 c.p.c. che scandisce in 3 fasi gli adempimenti del messo notificatore:
  1. deposito dell’atto presso la casa comunale del luogo ove la notifica doveva eseguirsi;
  2. affissione di un avviso in busta chiusa e sigillata alla porta dell’abitazione (o dell’ufficio) del destinatario;
  3. invio della cd. raccomandata informativa.
È dal ricevimento della raccomandata informativa che si perfeziona il procedimento notificatorio per il destinatario dell’atto.
Nel caso di irreperibilità assoluta il destinatario risulta, dalle notizie reperite in fase di consegna, trasferito in luogo sconosciuto. In questa situazione, l’art. 60 DPR 600/73 prevede l’applicazione dell’art. 140 c.p.c., ma con un adempimento in meno rispetto a quanto prescritto nel caso di irreperibilità relativa; infatti, non è necessario l’invio della raccomandata informativa e la notifica si intende perfezionata dal nono giorno successivo a quello di affissione nell'albo comunale dell'avviso di deposito.

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