AUTORE:
Valentina Lo Nano
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Laurea liv. II (specialistica)
ABSTRACT
L’obiettivo della ricerca è di illustrare quali sono attualmente le politiche, le buone pratiche ed i progetti attivi che garantiscono l’attuazione del diritto al cibo nel contesto valdostano e capire quali possono essere le esperienze su cui puntare in futuro per tutelare al meglio tale diritto.
Il primo capitolo sarà dedicato al diritto al cibo adeguato e alle fonti giuridiche che lo tutelano, dal momento che le regole giuridiche sono necessarie per perseguire l’effettiva attuazione dei diritti in quanto fanno sorgere obblighi specifici e responsabilità giustiziabili (responsabilità dello Stato, in primis, ma anche di altri attori sociali). Si tratterà dello spreco alimentare come violazione del diritto al cibo adeguato: un Paese che spreca e non si adopera per prevenire lo spreco e per riutilizzarlo a fini di solidarietà sociale viola il diritto fondamentale al cibo adeguato di coloro che versano in uno stato di povertà.
Il secondo capitolo sarà rivolto alle politiche e alle buone pratiche per attuare il diritto al cibo, poiché l’effettivo riconoscimento di un diritto passa anche attraverso la predisposizione di politiche e di adeguati interventi sociali. Si analizzerà in dettaglio il contesto valdostano, perché il riconoscimento e l’attuazione del diritto al cibo e la lotta allo spreco alimentare si presentano come problemi globali che necessitano, allo stesso tempo, di azioni da attuarsi a livello nazionale ma soprattutto a livello locale.
In particolare la disamina si concentrerà sulla lotta allo spreco alimentare e sulle pratiche di redistribuzione delle eccedenze alimentari in quanto rappresentano una delle principali modalità per dare consistenza ed effettività al cibo come diritto fondamentale. A tal proposito, nel terzo capitolo si farà un focus sugli empori solidali.
Il primo capitolo sarà dedicato al diritto al cibo adeguato e alle fonti giuridiche che lo tutelano, dal momento che le regole giuridiche sono necessarie per perseguire l’effettiva attuazione dei diritti in quanto fanno sorgere obblighi specifici e responsabilità giustiziabili (responsabilità dello Stato, in primis, ma anche di altri attori sociali). Si tratterà dello spreco alimentare come violazione del diritto al cibo adeguato: un Paese che spreca e non si adopera per prevenire lo spreco e per riutilizzarlo a fini di solidarietà sociale viola il diritto fondamentale al cibo adeguato di coloro che versano in uno stato di povertà.
Il secondo capitolo sarà rivolto alle politiche e alle buone pratiche per attuare il diritto al cibo, poiché l’effettivo riconoscimento di un diritto passa anche attraverso la predisposizione di politiche e di adeguati interventi sociali. Si analizzerà in dettaglio il contesto valdostano, perché il riconoscimento e l’attuazione del diritto al cibo e la lotta allo spreco alimentare si presentano come problemi globali che necessitano, allo stesso tempo, di azioni da attuarsi a livello nazionale ma soprattutto a livello locale.
In particolare la disamina si concentrerà sulla lotta allo spreco alimentare e sulle pratiche di redistribuzione delle eccedenze alimentari in quanto rappresentano una delle principali modalità per dare consistenza ed effettività al cibo come diritto fondamentale. A tal proposito, nel terzo capitolo si farà un focus sugli empori solidali.