Il consapevole utilizzo di un falso certificato al fine di poter godere di un giorno di riposo non spettante integra il concetto di "giusta causa" di licenziamento. (continua a leggere)
I periodi di congedo di maternità devono essere computati nell’anzianità di servizio a tutti gli effetti, compresi quelli relativi alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia e alle ferie. (continua a leggere)
Il mobbing presuppone una serie di comportamenti di carattere persecutorio e vessatorio, posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o... (continua a leggere)
La delibera assembleare adottata con il voto determinante del condomino in conflitto di interessi potrà essere validamente impugnata solamente se risulti dimostrata una sicura divergenza tra l'interesse del condominio e specifiche... (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, per accertare la natura condominiale o pertinenziale del sottotetto di un edificio, in mancanza del titolo, deve farsi riferimento alle sue caratteristiche strutturali e funzionali. (continua a leggere)
Il Tribunale di Nola ha precisato che al conduttore di un immobile non è mai consentita l'autoriduzione del canone di locazione, nemmeno se questi vanta, a sua volta, un credito nei confronti del locatore. (continua a leggere)
In assenza di una convenzione tra i proprietari di un'area privata e l'ente comunale, il giudice deve verificare la sussistenza dei presupposti necessari per la costituzione a titolo di usucapione della servitù di uso pubblico. (continua a leggere)
Se, in ordine ad un determinato reato, è coinvolto anche il fratello dell'indagato, non è opportuno disporre la misura cautelare degli arresti domiciliari, dovendosi applicare quella della custodia cautelare in carcere. (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha ritenuto non legittimo differenziare il limite di altezza per uomini e donne in una procedura di selezione. (continua a leggere)
Ai sensi dell'art. 11 del D.P.R. n. 503 del 1996, coloro che detengono il contrassegno invalidi possono sostare con il proprio veicolo in doppia fila, a condizione che ciò non costituisca grave intralcio per il traffico. (continua a leggere)