La Carta Costituzionale contiene, all'interno dei primi dodici articoli, i principi fondamentali dell'ordinamento repubblicano.
A differenza di altre Costituzioni straniere, il Costituente ha preferito inserire tali principi direttamente nel testo della Carta fondamentale, senza cioè relegarli in un preambolo separato, al fine di evitare qualsiasi dubbio sull'ampiezza della propria efficacia e sulla immediata applicabilità.
Così facendo, i principi non fungono solamente da criteri guida cui i poteri pubblici devono conformarsi, ma altresì come norme che vincolano l'interprete.
Per quanto riguarda il principio democratico di cui al presente articolo, esso esprime l'essenza stessa della Repubblica, sancendo il riconoscimento e la trasposizione del
referendum istituzionale del 2 giugno 1946, tramite il quale gli italiani, memori del recente regime monarchico, hanno optato per la forma repubblicana.
La Repubblica fonda le proprie basi sul
consenso dei governati, i quali, in condizioni di perfetta parità, possono concorrere alla vita politica del Paese.
Di pari e primaria importanza è il
lavoro, come mezzo per garantire l'
uguaglianza dei cittadini e permetterne lo sviluppo personale.
I cittadini sono gli esclusivi detentori del
potere politico, anche se, per ovvi motivi, la
sovranità viene di fatto esercitata secondo modalità e con l'ausilio di soggetti diversi da essi (c.d.
democrazia indiretta).
La sovranità appartiene così al popolo, non allo Stato o alla Nazione: l'apparato ne è lo strumento, secondo i modelli della democrazia rappresentativa che elegge i rappresentanti in seno alle
Camere e designa gli ulteriori organi (primo fra tutti il
Governo) e della democrazia diretta, cioè della partecipazione attiva dei cittadini in varie forme: archetipo è il
referendum abrogativo di cui all'art.
art. 75 Cost. Cost.
Corollario di quanto sopra è il dovere della
maggioranza di non impedire che la minoranza possa esprimere le proprie convinzioni politiche in Parlamento ed al corpo elettorale e, di conseguenza, essere in grado di divenire a sua maggioranza. L'alternanza delle forze politiche è un principio fondamentale di un regime democratico.
Lo stato repubblicano è dunque fondato unicamente sul
consenso popolare, privando di qualsiasi rilevanza il censo o i privilegi di nascita, connotati specifici dei regimi monarchici, su cui tanto si è dovuto combattere nell'epoca illuministica e non solo.
Tramite tale articolo la Costituzione ripudia ogni impronta classista ed enuncia il fondamento sociale e democratico della Repubblica.