Il Consiglio dei Ministri ha recentemente emesso due decreti che stanno per portare importanti novità nella Legge 104. Con questi decreti si dà attuazione alla Legge n. 227 del 2021 (Legge Delega al Governo in materia di disabilità), con la quale si voleva modificare la Legge 104 per assicurare ai disabili il riconoscimento dei loro diritti civili e sociali.
Capiamo insieme quali saranno i cambiamenti alla Legge 104.
Sono state modificate le regole per ottenere le agevolazioni. Ci sarà una semplificazione delle operazioni per poter ottenere la disabilità. Inoltre, tra le varie innovazioni, sarà introdotto anche il c.d. accomodamento ragionevole (o “ragionevole sistemazione”), che consentirà modifiche e adattamenti per garantire le esigenze degli interessati.
Certo, tra modifiche, semplificazioni e innovazioni potresti averci capito poco. E allora spieghiamo nei particolari i cambiamenti in materia di disabilità.
Il primo decreto introduce una serie di novità che permettono di avere una visione più ampia ed aperta della disabilità.
Innanzitutto, viene ufficialmente definito il concetto di disabilità. Viene precisato che la “disabilità” non è più da intendere come quella derivante dalla semplice visione medica dell’impedimento determinato dalla malattia o patologia, ma va intesa come quella derivante dall’interazione tra persone con compromissioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la partecipazione nei diversi contesti di vita.
A questo primo intervento si collega anche l’adozione di classificazioni internazionali delle malattie dell’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) e della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute.
Tutto ciò potrebbe portare ad un cambiamento di chi può beneficiare della Legge 104?
C’è questa possibilità. Infatti, da un lato, per stabilire la condizione di disabilità, ci sono parametri diversi: si dovrà guardare non più solo agli elementi che condizionano in negativo la vita della persona (ai sensi dell’art. 3 Legge 104, le minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e lo svantaggio sociale che ne deriva), ma anche l’ambiente in cui la persona vive e interagisce. Dall’altro lato, l’uso delle classificazioni internazionali darà certamente un quadro più completo della salute delle persone.
E le novità non sono finite qui. Infatti, all’INPS sarà affidato il procedimento unificato della valutazione di base. Che significa? In sintesi, ci sarà l’unificazione dei processi per la certificazione della condizione di disabilità e per l’accertamento dell’invalidità civile.
Peraltro, il decreto ha stabilito come debba essere effettuata la valutazione della disabilità così da poter predisporre un “progetto di vita” personalizzato: partendo da una valutazione di base, si dovrà effettuare una valutazione bio-psico-sociale.
È un punto fondamentale perché, in questo modo, si vuole fornire un sostegno completo dal punto di vista medico, socio-sanitario e sociale. Lo scopo è quello di semplificare le procedure e non cadere in ritardi nella fornitura di certificati, servizi e visite mediche.
E, infine, come accennato, la novità forse più importante di questo decreto attuativo: il diritto all’accomodamento ragionevole. Si tratta della possibilità di apportare delle modifiche e degli adattamenti per assicurare i diritti civili e sociali delle persone disabili, senza necessità di un’eccessiva burocrazia.
Però, bisognerà aspettare ancora un po’ per vedere questi cambiamenti. Si sta parlando di modifiche che verranno sperimentate durante il corso del 2025.
Vuoi sapere perché si parla di sperimentazione? Perché l’obiettivo è quello di precisare in modo chiaro i criteri e le modalità di valutazione ed accertamento.
E il discorso non finisce qui. Infatti c’è anche un secondo decreto attuativo. Con questo provvedimento, viene istituita una Cabina di Regia (che verrà attivata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri) con il compito di individuare e definire le prestazioni essenziali per le persone con disabilità. Ciò al fine di proporre linee guida per assicurare i progetti individuali di vita ritenuti come essenziali.
Solo il tempo e l’applicazione di queste nuove disposizioni ci diranno se quei cambiamenti e quella semplificazione tanto agognata siano stati veramente raggiunti.