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Legge 104, aggiornate le percentuali d'invalidità previste dalle tabelle medico legali: ecco cosa devi fare

Legge 104, aggiornate le percentuali d'invalidità previste dalle tabelle medico legali: ecco cosa devi fare
Con la nuova definizione della "condizione di disabilità" dovranno essere riviste le tabelle medico-legali degli stati d'infermità
Con il D. Lgs. 15 maggio 2024, n. 62, il nostro legislatore ha introdotto una nuova definizione di disabilità, allineandosi così alla prospettiva indicata dalla Convenzione ONU del 2006, secondo cui la disabilità è il risultato dell’interazione tra la persona con le sue strutture e funzioni corporee e i fattori comportamentali e ambientali dei contesti.
La disabilità - si legge nel decreto - è intesa come la duratura compromissione fisica, mentale, intellettiva o sensoriale che, in presenza di barriere di natura diversa, può ostacolare concretamente la partecipazione alla vita quotidiana e ai diversi contesti di vita in condizione di uguaglianza con la collettività.

Quali sono le ricadute in termini di benefici economici ed esercizio dei diritti fondamentali?

A) La nuova definizione segna, con tutta evidenza, il passaggio dalla visione medica dell’impedimento, determinato dalla malattia o patologia in sé, al modello bio-psico-sociale. Quest’ultimo considera anche l’impedimento o la limitazione nella partecipazione sociale connaturato al fatto che una persona con una data compromissione non può esercitare i suoi diritti, su base di uguaglianza con gli altri, se ha un contesto avverso (si pensi, ad esempio, alla persona con assenza di deambulazione che però vive meglio e non in maniera limitata o impedita i contesti di vita, se questi non presentano barriere).
Pertanto l’attenzione medico-legale non sarà più imitata alla gravità della menomazione in quanto tale, ma dovrà concentrarsi anche sull’intensità dei sostegni necessari per assicurare la partecipazione della persona nei contesti di vita “su base di uguaglianza con gli altri”.

B) Per le prestazioni economiche legate all’invalidità civile, come è noto, si fa riferimento alle tabelle medico-legali, ma queste, alla luce del D. Lgs. 62/2024, dovranno essere aggiornate per tener conto del funzionamento complessivo della persona anziché solo della patologia. La tabella, infatti, è organizzata per gruppi anatomo-funzionali; ad ogni menomazione è assegnato un codice e per ciascuna menomazione è indicata una percentuale fissa oppure due valori di riferimento, il minimo ed il massimo. Detti valori o percentuali potranno quindi essere ridotti o aumentati in rapporto alla condizione specifica del soggetto in esame, secondo le nuove logiche medico-legali.

C) I benefici correlati al riconoscimento dello stato di "condizione di disabilità" sono, inoltre, correlati ai criteri di accertamento impiegati per il procedimento valutativo di base. La valutazione è necessaria al fine di consentire l’accesso agli interventi, benefici e sostegni di intensità lieve, media, elevata o molto elevata (stadio quest’ultimo che corrisponde allo stato di disabilità grave, presupposto per fruire dei premessi retribuiti di cui all’art. 33 della legge 104).
Il procedimento valutativo di base utilizza la “Classificazione internazionale delle malattie dell'Organizzazione mondiale della sanità (ICD)” e la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF).

La valutazione di base va richiesta all’INPS e avviene in una seduta collegiale. La persona valutata può essere assistita dal proprio medico o psicologo di fiducia durante la valutazione. La richiesta può essere presentata dall’interessato, dal genitore o tutore, o da un amministratore di sostegno autorizzato.
L’intero procedimento deve essere completato entro 90 giorni dalla ricezione del certificato medico iniziale, con possibilità di sospensione in casi specifici. Il termine di 90 giorni, inoltre, diminuisce a 30 in caso di minori e a 15 per persone affette da malattie oncologiche.
La conclusione del processo di valutazione viene attestata da un certificato, che sarà caricato sul Fascicolo Sanitario Elettronico. Solo dopo questa valutazione verranno riconosciuti i benefici e le prestazioni correlati alla disabilità.


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