Forse lui ama ascoltare musica ad alto volume ad ogni ora del giorno e della notte.
Magari ha degli elettrodomestici che rimangono accesi tutta la notte e che fanno un rumore assordante e continuo.
Cosa puoi fare per difenderti?
Innanzitutto, devi leggere il regolamento condominiale per vedere cosa è stabilito per i rumori nel condominio.
Ai sensi dell’art. 1138 c.c., il regolamento è obbligatorio negli edifici con almeno dieci condomini, mentre è facoltativo se ce ne sono meno di dieci.
Se il regolamento prevede un orario dopo cui non è possibile fare rumori, anche se si tratta di una lite tra privati (perché non coinvolge tutto il condominio, ma solo te e il tuo vicino), allora puoi chiedere al tuo amministratore di condominio di intervenire.
Infatti, se il comportamento molesto si concretizza in una violazione del regolamento condominiale, l’amministratore deve mediare per risolvere la situazione.
Invece, se il regolamento non dice niente sui limiti orari ai rumori (o se il regolamento proprio non c’è), non puoi rivolgerti al tuo amministratore, ma bisogna vedere cosa dice la legge.
Devi sapere che la legge non stabilisce fasce orarie durante cui non si può fare rumore. Però, c’è l’art. 844 c.c., per cui i rumori non possono superare la normale tollerabilità: se i rumori oltrepassano il limite della normale tollerabilità, allora si può agire per impedirli.
Il limite della “tollerabilità” deve essere stabilito analizzando il caso concreto, guardando ad una serie di elementi:
- in che momento della giornata il vicino fa rumore (la musica ad alto volume potrebbe essere sopportabile di giorno e assolutamente intollerabile di notte);
- se si tratta di rumori occasionali o se il vicino ha questa condotta molesta in continuazione;
- si deve guardare alla situazione ambientale (ad es., se si tratta di un edificio al centro della città oppure se è un luogo residenziale ove non c’è passaggio di auto).
Se i rumori sono “intollerabili” e non autorizzati (ad es., perché sono rumori dovuti a ragioni di produzione), allora sarai davanti ad immissioni intollerabili ed illecite.
In questo caso, rivolgiti a un avvocato per far diffidare il tuo vicino affinché si astenga in futuro dall’avere questo tipo di comportamento.
Se non cambia nulla dopo la diffida, allora potrai agire in giudizio:
- a) puoi presentare un ricorso d’urgenza e chiedere al giudice di condannare il tuo vicino a cessare la sua condotta molesta e lesiva della tua proprietà (o, almeno, all’adozione di misure che rendano “tollerabili” i rumori: ad es., il giudice potrebbe ordinare di insonorizzare l’ambiente da cui provengono i rumori). È la tutela inibitoria ai sensi dell’art. 700 c.p.c.;
- b) puoi chiedere il risarcimento dei danni ai sensi dell’art. 2043 c.c., per la lesione alla qualità della tua vita per l’impossibilità di riposare durante la notte e per la compromissione della serenità ed equilibrio della mente: si tratta di una lesione del diritto alla salute previsto dall’art. 32 Costituzione.
Addirittura, se il vicino è tanto rumoroso da disturbare non solo te, ma l’intero condominio e perfino i palazzi vicini, allora potresti anche sporgere una denuncia alle forze dell’ordine. Infatti, in questi casi, si profila il reato di disturbo alla quiete pubblica previsto dall’art. 659 c.p.: è punito chi disturba le occupazioni o il riposo delle persone con schiamazzi o rumori oppure abusando di strumenti sonori (come radio o televisione) o di segnalazioni acustiche oppure provocando o non impedendo strepiti di animali.