Articolo 210 Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza

La legittimazione attiva alla domanda di rivendica o restituzione appartiene al titolare di un diritto reale su un bene appreso alla procedura, ma anche a chi si affermi titolare di una pretesa a contenuto restitutorio, reale o personale, su un bene mobile o immobile che risulti in possesso o di proprietà dell'imprenditore sottoposto alla procedura concorsuale, a condizione che la pretesa del terzo sia fondata su un titolo, perfezionatosi prima dell'apertura della procedura e che tale titolo risulti opponibile alla procedura.

La norma in esame prevede che se il bene non sia stato acquisito all'attivo della procedura, il titolare del diritto possa modificare l'originaria domanda (mutatio libelli) e chiedere l'ammissione al passivo del controvalore del bene alla data di apertura del concorso.

La disposizione in commento richiama l'art. 621 c.p.c. in ambito probatorio; quindi, in caso di domanda di rivendica o restituzione di un bene mobile determinato, ove inventariato presso la casa o l'azienda del debitore, non è ammissibile la prova per testimoni e per presunzioni semplici.

La disposizione prevede che il decreto che accoglie la domanda di rivendica di beni o diritti necessiti della pubblicità legale per essere reso opponibile ai terzi.