AUTORE:
Chiara Maltese
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Catania
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Obiettivo del presente elaborato è quello di fornire una panoramica sull'istituto delle intercettazioni, ponendosi in una prospettiva solo inizialmente storica per poi proseguire in un'analisi critica della relativa disciplina codicistica. Dopo aver attenzionato i profili costituzionali che si intersecano con l'istituto in commento, nel secondo capitolo, partendo dalla controversa nozione di intercettazione, viene esaminata la previgente disciplina codicistica del 1988, evidenziando le molteplici imperfezioni e criticità del suddetto strumento investigativo che, risultando per alcuni aspetti 'anacronistico' rispetto all'attuale società c.d. informatizzata, richiedeva un profondo mutamento. Nel terzo capitolo, si analizza la nuova disciplina delle captazioni, proposta dalla riforma Orlando nel 2017, con cui, seppur tardivamente, il legislatore ha tentato di colmare le due principali lacune della normativa in materia: il disinteresse per la privacy dei soggetti direttamente o indirettamente coinvolti e l'assenza di qualsiasi disciplina nell'impiego del captatore informatico. Nel quarto capitolo, si affronta l'attuale e riformata disciplina delle intercettazioni che, dopo due anni di continui rinvii e ulteriori ritardi legati anche alla pandemia da Covid-19, entra definitivamente in vigore il primo settembre 2020. Infine, nel quinto capitolo viene compiuta una specifica trattazione del c.d. trojan horse, uno strumento estremamente invasivo e pericoloso ma, d'altro canto, oggi fondamentale per l'efficienza investigativa. Pertanto, nell'elaborato integrale si tenterà di dar conto del tortuoso percorso storico-evolutivo delle intercettazioni, del complesso intreccio tra queste ultime e i diritti fondamentali nonché delle nuove esigenze di una società sempre più digitalizzata.