AUTORE:
Nikita Pilò
ANNO ACCADEMICO: 2015
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Università degli Studi di Siena
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La trattazione parte dall’interrogativo se nell’era dei diritti sociali e politici espansi, quanto meno a tutti i cittadini e cittadine, in cui ogni carta costituzionale o trattato proclama l’uguaglianza, vi sia piena e reale parità.
Si parlerà di uno dei più ricorrenti termini di specificazione delle discriminazioni: la discriminazione basata sul sesso. Ogni legge o codice vi fa riferimento e, quando se ne parla, l’istinto porta subito a comprendere che l’oggetto di tutela sono le donne, non certo gli uomini. I pregiudizi sono radicati e soppiantarli non è ancora stato possibile.
Ci si chiede se non contribuisca in qualche modo anche la perenne collocazione normativa delle donne nella categoria dei "soggetti svantaggiati", bisognosi di tutele.
Si parlerà di uno dei più ricorrenti termini di specificazione delle discriminazioni: la discriminazione basata sul sesso. Ogni legge o codice vi fa riferimento e, quando se ne parla, l’istinto porta subito a comprendere che l’oggetto di tutela sono le donne, non certo gli uomini. I pregiudizi sono radicati e soppiantarli non è ancora stato possibile.
Ci si chiede se non contribuisca in qualche modo anche la perenne collocazione normativa delle donne nella categoria dei "soggetti svantaggiati", bisognosi di tutele.