AUTORE:
Antonio Mandara
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Catania
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il tempo è un fattore ineliminabile nella vita dell’uomo e già solo per tale motivo deve essere tenuto in debita considerazione dall’ordinamento giuridico. Particolarmente, la pubblica amministrazione non può che essere rispettosa del tempo nel suo agire, pertanto si chiede che essa sia tempestiva nella sua azione amministrativa. L’elaborato si snoda attraverso un percorso che cercherà di dimostrare innanzitutto la sussistenza di un vero e proprio obbligo giuridico gravante sull’amministrazione pubblica di essere tempestiva nel suo agire e, dopo avere osservato come tale obbligo sia puntualmente violato dall’amministrazione, si cercherà di fornire una soluzione al problema dell’inerzia della pubblica amministrazione. Il problema dell’inerzia dell’amministrazione pubblica è la cornice generale di una specifica problematica dell’agire amministrativo, e cioè il ritardo nei pagamenti delle obbligazioni da essa contratte. L’approfondimento dei ritardi nei pagamenti fornirà lo spunto per riflettere sulla tematica delle obbligazioni pubbliche e di come esse debbano essere ricondotte alla disciplina del Codice Civile. Tale riconduzione consentirà di proporre una soluzione che cerchi di risolvere sia l’inerzia procedimentale che nei pagamenti attraverso una riqualificazione della responsabilità della pubblica amministrazione inerte. Più precisamente, l’affermazione dell’obbligo di tempestività per la pubblica amministrazione e la riconduzione all’alveo del Codice Civile consente di affermare la tesi della responsabilità contrattuale dell’amministrazione pubblica e confutare la tesi prospettata dalla V sezione del Consiglio di Stato nella sentenza n. 5810/2020.