Brocardi.it - L'avvocato in un click! REDAZIONE

I rapporti tra il delitto di estorsione ed il delitto di sequestro di persona a scopo estorsivo

I rapporti tra il delitto di estorsione ed il delitto di sequestro di persona a scopo estorsivo
Sul controverso rapporto tra i reati di estorsione e sequestro di persona a scopo estorsivo: nel "nesso di corrispettività" tra la privazione della libertà ed il profitto ricevuto il discrimen tra i due reati.
Con la pronuncia n. 14019 del 25/11/2021, la I Sez. penale della Cassazione è ritornata su una questione di notevole interesse ed impatto pratico: il rapporto tra la fattispecie di estorsione ex art. 629 del c.p. e sequestro di persona a scopo estorsivo ex art. 630 del c.p.p.. Segnatamente, due soggetti venivano condannati in entrambe i gradi di merito per i delitti di sequestro di persona a scopo di estorsione e di tentata estorsione per aver privato della libertà personale e minacciato un privato cittadino, dopo averlo attirato in un sottoscala impedendogli di uscire per un congruo periodo di tempo. Nel perpetrare la loro violenza, entrambe gli imputati minacciavano in concorso tra loro ex art. 110 del c.p. e ss. di "spezzare o mutilare gli arti della vittima" se quest’ultima non avesse proceduto a sottoscrivere alcuni documenti quali ad esempio un preliminare di cessione di attività commerciale ed una quietanza di pagamento di una somma a titolo di acconto.

Successivamente alla condanna, entrambe gli imputati proponevano ricorso per Cassazione contestando la qualificazione giuridica del fatto e, in particolare, la configurabilità del concorso tra i due reati in commento. In particolare, gli imputati articolavano la propria difesa su due poli. In primo luogo, evidenziavano che il reato di sequestro di persona non si era consumato perché non vi era stata una limitazione della libertà personale della vittima per un tempo apprezzabile e comunque superiore a quello strettamente necessario per attuare la condotta costrittiva mediante minaccia. In secondo luogo, evidenziavano che l'ingiusto profitto perseguito e conseguito non costituiva il corrispettivo della liberazione della vittima, ricorrendo pertanto la diversa fattispecie di estorsione, eventualmente anche in concorso con il delitto di sequestro di persona ex art. 605 del c.p.. Invero, quest'ultima, ove non avesse ceduto alle richieste degli stessi, non sarebbe stata privata della libertà personale, consistendo la minaccia rivoltale nella causazione di un male fisico.

Le censure sono state ritenute fondate dalla Corte di Cassazione che, muovendo da una ricostruzione storica della fattispecie penale di cui all’art. 630 c.p., sottolineava che la norma in esame tutela tanto la libertà personale quanto l'integrità del patrimonio della vittima. Gli Ermellini hanno, quindi, evidenziato che integra gli estremi del sequestro di persona a scopo di estorsione e non quelli del delitto di estorsione la condotta criminosa consistente nella privazione della libertà di una persona finalizzata a conseguire come prezzo della liberazione una prestazione patrimoniale, pretesa in esecuzione anche di un precedente rapporto illecito, posto che il delitto di cui all'art. 630 c.p. è un reato plurioffensivo, nel quale l'elemento oggettivo del sequestro viene tipizzato dallo scopo di conseguire un profitto ingiusto dal prezzo della liberazione. La sentenza impugnata è stata, dunque, annullata con rinvio, per verificare se le condotte, realizzate ed accertate nel caso concreto, integrino la fattispecie di sequestro di persona a scopo di estorsione, oppure il delitto di estorsione, a seconda dell'esistenza o meno di un rapporto sinallagmatico tra la pretesa ingiusta e la libertà personale della vittima, tenendo in considerazione anche la durata della privazione subita da quest'ultima.


Notizie Correlate

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.