Tra bonus, super bonus e detrazioni fiscali, da tempo in Italia c’è fermento in tema di ristrutturazioni edilizie e in tantissimi hanno messo mano alla desiderata ristrutturazione della propria casa, prima o seconda che sia.
Nonostante gli aiuti messi in campo dai vari governi, i soldi sembrano non essere mai sufficienti, e il budget che inizialmente si è preventivato finisce quasi sempre per essere sforato.
Nelle famiglie ci si aiuta, e mamma e papà accorrono. Ma qui bisogna fare attenzione!
Come aiutare economicamente un figlio immerso nei lavori di ristrutturazione di casa, senza fargli perdere il diritto alle detrazioni fiscali?
Prima di rispondere al quesito posto, facciamo una breve premessa solo per ricordare che i beneficiari delle detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia non sono solo i proprietari dell’immobile, o coloro che ne hanno la nuda proprietà, ma anche tutti coloro che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi, e ne sostengono le relative spese.
Detto questo, precisiamo subito che, per avere le detrazioni fiscali, la normativa stabilisce che il pagamento delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio deve essere effettuato con bonifico bancario o postale. Nel bonifico devono risultare:
Nonostante gli aiuti messi in campo dai vari governi, i soldi sembrano non essere mai sufficienti, e il budget che inizialmente si è preventivato finisce quasi sempre per essere sforato.
Nelle famiglie ci si aiuta, e mamma e papà accorrono. Ma qui bisogna fare attenzione!
Come aiutare economicamente un figlio immerso nei lavori di ristrutturazione di casa, senza fargli perdere il diritto alle detrazioni fiscali?
Prima di rispondere al quesito posto, facciamo una breve premessa solo per ricordare che i beneficiari delle detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia non sono solo i proprietari dell’immobile, o coloro che ne hanno la nuda proprietà, ma anche tutti coloro che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi, e ne sostengono le relative spese.
Detto questo, precisiamo subito che, per avere le detrazioni fiscali, la normativa stabilisce che il pagamento delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio deve essere effettuato con bonifico bancario o postale. Nel bonifico devono risultare:
- la causale di versamento con l'indicazione della normativa di riferimento;
- il codice fiscale del soggetto che intende fruire della detrazione;
- la partita IVA o il codice fiscale del soggetto beneficiario del bonifico.
L’Agenzia delle Entrate, già in una Circolare del 24/05/2015, aveva chiarito che, nell’ipotesi in cui l’ordinante del bonifico sia un soggetto diverso da colui che è indicato come beneficiario della detrazione, la detrazione sarà essere fruita da quest’ultimo, ritenendo in questo modo soddisfatto il requisito richiesto dalla norma circa la titolarità del sostenimento della spesa.
Dunque è certamente possibile che un genitore aiuti il figlio con un bonifico bancario, restando il figlio beneficiario della detrazione.
Ma che caratteristiche deve avere questo bonifico? E come compilarlo?
Il bonifico può essere fatto sia online, che presso una filiale della banca; l’importante è che sia un bonifico “parlante”.
Caratteristica del bonifico parlante per la ristrutturazione edilizia, rispetto a un bonifico ordinario, è la quantità delle informazioni da fornire.
Se nel bonifico ordinario è sufficiente inserire l’Iban di riferimento, indicare nome, cognome e indirizzo del destinatario e specificare la causale del versamento, un bonifico parlante per la ristrutturazione deve contenere una serie più lunga e articolata di informazioni che consentano all’Agenzia delle Entrate di verificare la validità delle richieste di detrazione fiscale.
Nel caso di bonifico da genitore a figlio, per aiutarlo nelle spese di ristrutturazione edilizia, il bonifico correttamente compilato deve indicare il codice fiscale del figlio nel campo riservato all’indicazione del “codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione".
L’indicazione del codice fiscale del figlio, come soggetto che beneficia della detrazione fiscale, farà ritenere soddisfatto il requisito circa la titolarità del sostenimento della spesa, così come evidenziato dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate, prima riportata.