Che cosa significa "Libri fondiari"?
Pubblici registri nei quali gli immobili vengono individuati secondo un criterio reale (e non già personale), con la descrizione dei diritti su di essi spettanti ai singoli soggetti. È il sistema vigente nelle province annesse all'Italia dopo la prima guerra mondiale e riordinato dalla L. n. 594/1974. In queste province la proprietà non si trasferisce in virtù del consenso traslativo, bensì con l'iscrizione in tali registri, iscrizione che ha efficacia costitutiva anche tra le parti. Originariamente i libri fondiari erano tenuti presso le preture, ma in seguito alla soppressione dell'ufficio del pretore (v. 8), il d.lgs. 19-2-1998, n. 51 (Sull'istituzione del giudice unico di primo grado) ha previsto, dal 2-6-1999, la sostituzione del 1° comma dell'articolo 75 del nuovo testo della legge generale sui libri fondiari allegato al r.d. 28-3-1929, n. 499 secondo il quale: «Presso ogni tribunale e sezione distaccata di tribunale è costituito un ufficio tavolare, incaricato della conservazione dei libri fondiari, cui è preposto un giudice designato dal presidente del tribunale».