Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri [55].
All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale [121, 126] (1) in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato [II disp. trans.].
L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta (2).
All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale [121, 126] (1) in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato [II disp. trans.].
L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta (2).
Note
(1)
Nonostante lo scopo avuto di mira dal costituente, la rappresentanza dei delegati regionali è esigua se rapportata al numero dei membri delle Camere. Pertanto, il coinvolgimento degli enti locali è simbolico più che effettivo. Altresì, si deve considerare che essi sono pur sempre esponenti di partiti politici e che questi ultimi, di solito, si accordano al fine di designare un candidato: pertanto, la loro funzione di rappresentanti degli enti locali è ulteriormente affievolita.
(2)
La disposizione prevede, in tema di votazione, solo i quorum di cui al comma. A differenza di altre elezioni (ad esempio nazionali, regionali, comunali ecc.) non è previsto che ad una votazione fallita il nome del candidato o dei candidati più votati conservi valore formale, tant'è che può essere sostituito, nella votazione successiva, con nomi nuovi. Pertanto, l'elezione può necessitare anche di molte sedute parlamentari. Numerose sono state quelle per eleggere Giovanni Leone (23 scrutini, nel 1971) e Giuseppe Saragat (21 scrutini, nel1964). Meno scrutini hanno richiesto, di recente, l'elezione di Giorgio Napolitano (4 nel 2006 e 6 nel 2013) e quella di Sergio Mattarella nel 2015 (4 scrutini). Rapide furono le scelte di Francesco Cossiga (nel 1985) e di Carlo Azeglio Ciampi (nel 1999), entrambi eletti alla prima votazione.