L'espressione viene usata nel diritto costituzionale italiano per definire il ruolo del presidente della Repubblica: egli, benché capo dello Stato, non è superiore per rango, ma pari di grado agli altri cittadini italiani. La locuzione trova la sua origine nel ruolo di Pompeo Magno, e poi di Ottaviano Augusto, in seno al senato romano: non di capo assoluto, ma di uguale tra gli uguali.