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Articolo 52 Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza

(D.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14)

[Aggiornato al 31/01/2024]

Sospensione della liquidazione, dell'esecuzione del piano o degli accordi

Dispositivo dell'art. 52 Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza

1. Proposto il reclamo, la corte di appello, su richiesta di parte o del curatore, può, quando ricorrono gravi e fondati motivi, sospendere, in tutto o in parte o temporaneamente, la liquidazione dell'attivo, la formazione dello stato passivo e il compimento di altri atti di gestione. Allo stesso modo può provvedere, in caso di reclamo avverso la omologazione del concordato preventivo o del piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione o degli accordi di ristrutturazione dei debiti, ordinando l'inibitoria, in tutto o in parte o temporanea, dell'attuazione del piano o dei pagamenti(1).

2. La corte di appello può disporre le opportune tutele per i creditori e per la continuità aziendale.

3. L'istanza di sospensione si propone per il reclamante con il reclamo e per le altre parti con l'atto di costituzione; il presidente, con decreto, ordina la comparizione delle parti dinanzi al collegio in camera di consiglio e dispone che copia del ricorso e del decreto siano notificate alle altre parti e al curatore o al commissario giudiziale, nonché al pubblico ministero.

4. La corte di appello decide con decreto contro il quale non è ammesso ricorso per cassazione.

Note

(1) Comma modificato dal D. Lgs. 17 giugno 2022, n. 83.

Spiegazione dell'art. 52 Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza

La norma in commento prevede la possibilità che, in pendenza del procedimento di reclamo, siano adottati provvedimenti inibitori, finalizzati alla sospensione dell'attività di liquidazione o della formazione del passivo o di altri atti gestori, e rispetto agli altri strumenti di regolazione della crisi alla sospensione dell'attività esecutiva dei relativi piani.

L'istanza di sospensione può essere proposta con l'atto di reclamo per il reclamante e per le altre parti con l'atto di costituzione.
Il Presidente ordina la comparizione delle parti dinanzi al collegio in camera di consiglio e prevede che copia del ricorso e del decreto siano notificate alle altre parti e al curatore o al commissario giudiziale, nonché al pubblico ministero.

La Corte di Appello, investita del gravame, su richiesta di parte o del curatore, può sospendere la liquidazione dell'attivo, la formazione dello stato passivo e il compimento di altri atti di gestione, se ricorrono gravi e fondati motivi,
Parimenti può provvedere, in caso di reclamo contro l'omologazione del concordato preventivo, dell'accordo di ristrutturazione dei debiti ovvero del piano di ristrutturazione soggetto a omologazione, ordinando l'inibitoria dell'attuazione del piano o dei pagamenti, ma con facoltà di disporre al tempo stesso le opportune tutele per i creditori e per la continuità aziendale,

I provvedimenti di sospensione/inibitoria hanno natura cautelare; il decreto con cui la Corte d'appello decide sull'istanza di sospensiva non è ulteriormente impugnabile con ricorso straordinario per cassazione per carenza del requisito di decisorietà.

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