L’attribuzione di
poteri gestori ai soli
soci-amministratori è compensata dal legislatore mediante l’assegnazione di rilevanti
poteri di controllo in favore dei soci privi del potere di amministrazione. Il diritto di controllo sulla gestione dell’attività sociale è posto pertanto a tutela dell’
interesse dei soci non amministratori, interesse che ha ad oggetto sia il
corretto impiego delle risorse apportate a titolo di conferimento sia il
generale andamento della gestione, posto che tutti i soci possono comunque essere chiamati a rispondere illimitatamente dei debiti sociali (salvo il caso in cui esistano patti limitativi della responsabilità).
Il controllo dei soci sulla gestione della società da parte degli amministratori è da ritenersi fondamentale, in quanto permette loro di valutare eventuali condotte di
mala gestio e di promuovere con cognizione di causa l'azione sociale di responsabilità nei confronti degli amministratori.
L’esercizio delle prerogative di controllo presuppone la qualità di socio.
Il diritto di controllo ricomprende in particolare:
- il
diritto di avere informazioni o di ispezionare i documenti relativi all’andamento generale della società o a specifiche operazioni compiute dagli amministratori
- il
diritto di visionare il rendiconto, recante una relazione analitica sulle operazioni intraprese dagli amministratori: può essere esercitato solo una volta esaurite le operazioni sociali e, in ogni caso, al termine di ogni esercizio (salvo quanto previsto dal contratto sociale)
Nella società semplice il
rendiconto non deve essere redatto secondo le forme del bilancio, dal momento che esso ha la funzione di informare i soci, non di tutelare i terzi. In quest’ottica, il rendiconto può essere accostato al
rendiconto del mandatario, dovendo fornire una chiara
esposizione del complesso delle operazioni intraprese e un’
indicazione dei risultati economici conseguiti.
Secondo l’orientamento prevalente in dottrina e giurisprudenza i diritti di controllo
non possono essere limitati o soppressi dal contratto sociale, nemmeno se vi sia l’unanimità dei consensi.