AUTORE:
Salvatore Scandamarre
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Padova
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La tesi affronta innanzitutto il problema delle fonti del diritto nel diritto dell'immigrazione.
Basti pensare che la tutela del cittadino straniero, e con ciò si intende colui che non appartiene all'Unione Europea (art. 1, co. 1 e 2, D. lgs. n. 286/1998) all'interno dell'ordinamento, prima internazionale, poi europeo, quindi italiano è stata oggetto di notevoli cambiamenti nel corso dell'ultimo ventennio (1998 -2018).
Si passa, successivamente, ad indirizzare il campo di osservazione verso la procedura di riconoscimento della protezione internazionale, come disciplinata dalla Direttiva 2013/32/UE e dai decreti legislativi attuativi. Qui vengono analizzati lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria.
Infine, l'analisi si approfondisce sulla protezione ''italiana'' sancita dall'art. 5, co. 6, D. lgs. n. 286/1998, ovvero la protezione per motivi umanitari.
Vengono analizzate le sentenze più significative dei giudici di merito. L'intento è quello di ''riempire di contenuto'' la clausola aperta contenuta all'interno della disposizione menzionata e fornire protezione a quei casi non tipizzati dal legislatore europeo.
Si darà conto, infine, del motivo per il quale i dati forniti dal Ministero dell'Interno pongano in luce un utilizzo dello strumento interno quale argine al diffondersi di cittadini di Stati terzi irregolarmente presenti sul territorio; per poi concludersi con una riflessione circa l'angolo prospettico dal quale guardare il fenomeno dell'immigrazione.
Basti pensare che la tutela del cittadino straniero, e con ciò si intende colui che non appartiene all'Unione Europea (art. 1, co. 1 e 2, D. lgs. n. 286/1998) all'interno dell'ordinamento, prima internazionale, poi europeo, quindi italiano è stata oggetto di notevoli cambiamenti nel corso dell'ultimo ventennio (1998 -2018).
Si passa, successivamente, ad indirizzare il campo di osservazione verso la procedura di riconoscimento della protezione internazionale, come disciplinata dalla Direttiva 2013/32/UE e dai decreti legislativi attuativi. Qui vengono analizzati lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria.
Infine, l'analisi si approfondisce sulla protezione ''italiana'' sancita dall'art. 5, co. 6, D. lgs. n. 286/1998, ovvero la protezione per motivi umanitari.
Vengono analizzate le sentenze più significative dei giudici di merito. L'intento è quello di ''riempire di contenuto'' la clausola aperta contenuta all'interno della disposizione menzionata e fornire protezione a quei casi non tipizzati dal legislatore europeo.
Si darà conto, infine, del motivo per il quale i dati forniti dal Ministero dell'Interno pongano in luce un utilizzo dello strumento interno quale argine al diffondersi di cittadini di Stati terzi irregolarmente presenti sul territorio; per poi concludersi con una riflessione circa l'angolo prospettico dal quale guardare il fenomeno dell'immigrazione.