AUTORE:
Alessandro Tarozzi
ANNO ACCADEMICO: 5
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Bologna
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il licenziamento collettivo è una delle tematiche più drammatiche ed affascinanti del diritto del lavoro, cui l’aspetto di maggior problematicità risiede nel difficile bilanciamento di due diritti, costituzionalmente garantiti, in conflitto tra loro: da un lato, ci si riferisce al diritto del datore di lavoro di organizzare l’azienda nella maniera da lui ritenuta più opportuna, come tutelato dall'art. 41 Cost.; dall'altro, vengono in rilievo il diritto al lavoro e le esigenze vitali dei lavoratori. Detta differenza spiega la tendenza dell’ordinamento ad affidarsi all'autonomia collettiva quale strumento cruciale di garanzia dei lavoratori interessati.
Partendo dal presupposto che l’interazione tra il cittadino e l’ordinamento giuridico è resa sempre più complicata da un’inestricabile groviglio di leggi stratificatesi nel corso del tempo, aventi sovente carattere emergenziale, senza aver alcuna cura di riprendere in modo organico il contesto in cui si inseriscono e generando lacune e contraddizioni, l'obiettivo di questo lavoro è quello di far chiarezza all'interno dell'odierno quadro normativo.
Nel presente elaborato, lo studio della disciplina dei licenziamenti collettivi viene effettuato affrontando, innanzitutto, l'evoluzione storica dell'istituto a partire dai primi Accordi Interconfederali in materia sino ai più recenti interventi legislativi (c.d. Decreto dignità), tenendo in considerazione anche il panorama europeo.
Nei capitoli che seguono, invece, vengono trattati nel dettaglio l'ambito di applicazione, la procedura, i criteri di scelta e, infine, il regime sanzionatorio. Contestualmente, le disposizioni normative vengono studiate alla luce delle interpretazioni della giurisprudenza, costretta a tentare di fornire adeguate risposte alle contraddizioni ed alle lacune presenti, spesso in maniera del tutto insoddisfacente. Viene dunque evidenziata la necessità di un intervento da parte del Legislatore volto, questa volta, a ridare armonia all'intero istituto.
Partendo dal presupposto che l’interazione tra il cittadino e l’ordinamento giuridico è resa sempre più complicata da un’inestricabile groviglio di leggi stratificatesi nel corso del tempo, aventi sovente carattere emergenziale, senza aver alcuna cura di riprendere in modo organico il contesto in cui si inseriscono e generando lacune e contraddizioni, l'obiettivo di questo lavoro è quello di far chiarezza all'interno dell'odierno quadro normativo.
Nel presente elaborato, lo studio della disciplina dei licenziamenti collettivi viene effettuato affrontando, innanzitutto, l'evoluzione storica dell'istituto a partire dai primi Accordi Interconfederali in materia sino ai più recenti interventi legislativi (c.d. Decreto dignità), tenendo in considerazione anche il panorama europeo.
Nei capitoli che seguono, invece, vengono trattati nel dettaglio l'ambito di applicazione, la procedura, i criteri di scelta e, infine, il regime sanzionatorio. Contestualmente, le disposizioni normative vengono studiate alla luce delle interpretazioni della giurisprudenza, costretta a tentare di fornire adeguate risposte alle contraddizioni ed alle lacune presenti, spesso in maniera del tutto insoddisfacente. Viene dunque evidenziata la necessità di un intervento da parte del Legislatore volto, questa volta, a ridare armonia all'intero istituto.