AUTORE:
Raffaele Michelotti
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Firenze
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La tesi analizza le novità introdotte dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza riguardanti gli indici rilevatori della crisi (art. 13) e il requisito della tempestività dell’iniziativa del debitore (art. 24) ai fini dell’ottenimento delle nuove misure premiali previste all’art. 25. Il primo capitolo affronta le principali modifiche effettuate dal C.C.I. alla disciplina degli assetti organizzativi, evidenziando lo stretto legame intercorrente tra la presenza degli stessi e la possibilità per le imprese di adottare in maniera corretta gli indici della crisi ai fini di un’anticipata e tempestiva rilevazione dei segnali di crisi.
Il secondo capitolo ha ad oggetto l’analisi della bozza del "CNDCEC" contenente l’elaborazione di un insieme di indici rilevatori della crisi in attuazione della delega contenuta all’art. 13, comma 2, C.C.I.
Emerge l’importanza del documento in questione ai fini della risoluzione di una serie di questioni interpretative riguardanti tanto il nuovo sistema di allerta (in generale) quanto gli indici della crisi e la corretta interpretazione dei loro risultati (in particolare).
Infine, il terzo capitolo si incentra sul concetto di “tempestività”, con la quale il debitore è chiamato a muoversi per far fronte all’emersione di eventuali segnali di crisi, se vuole usufruire delle nuove misure premiali; viene effettuata, poi, una disamina delle stesse (con particolare attenzione a quelle di natura penale) evidenziandone tanto il nesso col tema della tempestività, quanto il loro ruolo di “incentivo” per un diligente comportamento dell’imprenditore.
Il secondo capitolo ha ad oggetto l’analisi della bozza del "CNDCEC" contenente l’elaborazione di un insieme di indici rilevatori della crisi in attuazione della delega contenuta all’art. 13, comma 2, C.C.I.
Emerge l’importanza del documento in questione ai fini della risoluzione di una serie di questioni interpretative riguardanti tanto il nuovo sistema di allerta (in generale) quanto gli indici della crisi e la corretta interpretazione dei loro risultati (in particolare).
Infine, il terzo capitolo si incentra sul concetto di “tempestività”, con la quale il debitore è chiamato a muoversi per far fronte all’emersione di eventuali segnali di crisi, se vuole usufruire delle nuove misure premiali; viene effettuata, poi, una disamina delle stesse (con particolare attenzione a quelle di natura penale) evidenziandone tanto il nesso col tema della tempestività, quanto il loro ruolo di “incentivo” per un diligente comportamento dell’imprenditore.