AUTORE:
Luca Ferrero
ANNO ACCADEMICO: 2019
TIPOLOGIA: Laurea liv. I
ATENEO: Universitą degli Studi di Torino
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L’obiettivo che si pone questa tesi è, in primis, quello di proporre al lettore un punto di osservazione del mondo giuslavoristico cinese, partendo dalla conoscenza della disciplina italiana. In questo lavoro vengono trattati alcuni argomenti di estrema importanza, che vengono ritenuti dall’autore maggiormente rilevanti al fine di una conoscenza minima dell’argomento. Già dai primi capitoli vengono affrontati temi come l’organizzazione e la libertà sindacale.
Nella RPC è riconosciuto dalla legge un unico sindacato il quale è organo del partito e non sempre riesce ad offrire ai propri consociati una piena ed effettiva tutela. Inoltre, non essendo riconosciuto il diritto allo sciopero, è doveroso analizzare alcune implicazioni che questa mancanza comporta e quali potrebbero essere gli sviluppi futuri. Nel capitoli successivi vi è un analisi del mondo del lavoro subordinato e si trattano alcune tematiche reputate rilevanti per un approccio comparativo. Si tratta nello specifico delle tipologie contrattuali previste in ambo gli ordinamenti, come la disciplina del tempo parziale, del tempo determinato e del lavoro somministrato.
Nella parte centrale del lavoro si affronta il tema della non discriminazione in modo particolare nei confronti delle donne, dei migranti e dei disabili. Successivamente si tratta la tematica dello svolgimento del rapporto di lavoro con gli annessi obblighi in capo alle parti e ci si sofferma su questioni aperte come l’orario di lavoro e la determinazione della retribuzione.
Parte fondamentale è rappresentata dai capitoli che trattano della conclusione del rapporto lavorativo, si osservano le possibilità di licenziamento previste negli ordinamenti e di seguito anche la rassegna delle dimissioni e l’estinzione automatica del rapporto. Per concludere la parte riguardante la disciplina del rapporto vengono analizzate le ipotesi di tutela reintegratoria o indennitaria nelle ipotesi di licenziamento illegittimo e le implicazioni del particolare processo di risoluzione delle controversie lavorative. Avendo più chiara quella che è la disciplina generale del lavoro cinese, l’ultimo passaggio prima delle conclusioni è una analisi del progetto della "Nuova Via della Seta". Questo progetto è un passo verso una integrazione economica dei paesi lungo la strada della "Belt and Road". Analizzando il programma, l’autore prospetta che, oltre a quelli che sono gli obiettivi principali della BRI, si possa arrivare ad una visione futura dell’area sino-europea considerando l’ipotesi del libero scambio e dell’armonizzazione delle discipline commerciali e lavorative. Si auspica un futuro dove la libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali sia possibile e porti ad un mercato unico in quest’area, con un miglioramento generale della condizione dei lavoratori. Ad onor del vero, nonostante la continua progressione del progetto che porterà alla Nuova Via della Seta, per raggiungere questi obiettivi ambiziosi sul piano giuslavoristico è necessario percorrere molta altra strada.
Nella RPC è riconosciuto dalla legge un unico sindacato il quale è organo del partito e non sempre riesce ad offrire ai propri consociati una piena ed effettiva tutela. Inoltre, non essendo riconosciuto il diritto allo sciopero, è doveroso analizzare alcune implicazioni che questa mancanza comporta e quali potrebbero essere gli sviluppi futuri. Nel capitoli successivi vi è un analisi del mondo del lavoro subordinato e si trattano alcune tematiche reputate rilevanti per un approccio comparativo. Si tratta nello specifico delle tipologie contrattuali previste in ambo gli ordinamenti, come la disciplina del tempo parziale, del tempo determinato e del lavoro somministrato.
Nella parte centrale del lavoro si affronta il tema della non discriminazione in modo particolare nei confronti delle donne, dei migranti e dei disabili. Successivamente si tratta la tematica dello svolgimento del rapporto di lavoro con gli annessi obblighi in capo alle parti e ci si sofferma su questioni aperte come l’orario di lavoro e la determinazione della retribuzione.
Parte fondamentale è rappresentata dai capitoli che trattano della conclusione del rapporto lavorativo, si osservano le possibilità di licenziamento previste negli ordinamenti e di seguito anche la rassegna delle dimissioni e l’estinzione automatica del rapporto. Per concludere la parte riguardante la disciplina del rapporto vengono analizzate le ipotesi di tutela reintegratoria o indennitaria nelle ipotesi di licenziamento illegittimo e le implicazioni del particolare processo di risoluzione delle controversie lavorative. Avendo più chiara quella che è la disciplina generale del lavoro cinese, l’ultimo passaggio prima delle conclusioni è una analisi del progetto della "Nuova Via della Seta". Questo progetto è un passo verso una integrazione economica dei paesi lungo la strada della "Belt and Road". Analizzando il programma, l’autore prospetta che, oltre a quelli che sono gli obiettivi principali della BRI, si possa arrivare ad una visione futura dell’area sino-europea considerando l’ipotesi del libero scambio e dell’armonizzazione delle discipline commerciali e lavorative. Si auspica un futuro dove la libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali sia possibile e porti ad un mercato unico in quest’area, con un miglioramento generale della condizione dei lavoratori. Ad onor del vero, nonostante la continua progressione del progetto che porterà alla Nuova Via della Seta, per raggiungere questi obiettivi ambiziosi sul piano giuslavoristico è necessario percorrere molta altra strada.