AUTORE:
Azzurra Lalli
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Roma Tor Vergata
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L'analisi ha ad oggetto il carcere, un mondo complesso, problematico e affascinante sotto alcuni punti di vista. Verrà affrontata l’evoluzione storica, le problematiche che da esso scaturiscono, come il sovraffollamento, le inadeguate condizioni igienico-sanitarie, il mancato rispetto della dignità del detenuto, valore inalienabile come sancito dall’art. 3 della Costituzione, fino ad arrivare ad esaminare realtà particolari come ad esempio quella del carcere di Bollate, modello unico in Italia, in cui le celle rimangono aperte per tutta la giornata; o quella di Pianosa, l’isola dove risiedeva un carcere in cui i detenuti scontavano la pena in regime di semilibertà; e ancora il carcere di Ancona Barcaglione, dove i soggetti reclusi che abbiano un fine pena non superiore a 8 anni e buone condizioni di salute, svolgono notevoli attività agricole.
Queste carceri “illustrano” un valido punto di riferimento nell’ambito delle politiche di diminuzione del tasso di recidiva, a contrasto dell’annoso problema del sovraffollamento e a garanzia dei diritti e della tutela della dignità umana. Non da ultimo un riferimento andrà all’importante ruolo svolto dai volontari, persone esterne al mondo del carcere o che ne hanno fatto parte in tempi decorsi. La tesi si propone di analizzare un tema importante, gli innocenti, vittime di errori giudiziari e aventi diritto di un risarcimento danni che non andrà mai a coprire il pregiudizio morale subito. Verranno descritti i casi in cui le vittime sono state accusate da persone loro vicine, per questioni legate ad interessi economici.
Mantenere un contatto con i propri affetti è molto importante per il recluso ma molto spesso questo aspetto è trascurato dalle istituzioni. Il carcere mette a dura prova i soggetti reclusi, con l’insorgere di problematiche psicologiche, talvolta ignorate ma che possono condurre a danni irreversibili fino al suicidio. Contenuto di numerose polemiche è, senza dubbio, la tortura nelle carceri. Infine, un fenomeno che sembra non tramontare è quello delle confessioni estorte con la violenza, in particolare un riferimento verrà fatto ai metodi utilizzati dalla CIA.
Queste carceri “illustrano” un valido punto di riferimento nell’ambito delle politiche di diminuzione del tasso di recidiva, a contrasto dell’annoso problema del sovraffollamento e a garanzia dei diritti e della tutela della dignità umana. Non da ultimo un riferimento andrà all’importante ruolo svolto dai volontari, persone esterne al mondo del carcere o che ne hanno fatto parte in tempi decorsi. La tesi si propone di analizzare un tema importante, gli innocenti, vittime di errori giudiziari e aventi diritto di un risarcimento danni che non andrà mai a coprire il pregiudizio morale subito. Verranno descritti i casi in cui le vittime sono state accusate da persone loro vicine, per questioni legate ad interessi economici.
Mantenere un contatto con i propri affetti è molto importante per il recluso ma molto spesso questo aspetto è trascurato dalle istituzioni. Il carcere mette a dura prova i soggetti reclusi, con l’insorgere di problematiche psicologiche, talvolta ignorate ma che possono condurre a danni irreversibili fino al suicidio. Contenuto di numerose polemiche è, senza dubbio, la tortura nelle carceri. Infine, un fenomeno che sembra non tramontare è quello delle confessioni estorte con la violenza, in particolare un riferimento verrà fatto ai metodi utilizzati dalla CIA.