Con la Legge n. 213/2023, ossia la Legge di bilancio 2024, sono state introdotte novità anche per quanto riguarda l'accesso alla pensione.
Come saprete, la Legge Fornero prevede che, per quella che possiamo definire la "pensione anticipata ordinaria", occorrano almeno 42 anni e 10 mesi contributivi, per gli uomini.
Per le donne, invece, occorrono almeno 41 anni e 10 mesi contributivi.
Altrimenti, si ottiene la pensione di vecchiaia a 67 anni e dopo almeno 20 anni contributivi.
Con la Legge di bilancio 2024, invece, sono state disposte delle modifiche per quanto riguarda la pensione anticipata contributiva, riservata a coloro che sono privi di versamenti anteriori al 1996 o che optano per il computo presso la gestione separata, ex art. 3 del D.M. n. 282/1996.
In particolare, l’art. 1, comma 125 della Legge n. 213/2023 prevede delle restrizioni per l’accesso a tale trattamento.
In primo luogo, sussiste un requisito anagrafico, occorrendo il compimento dei 64 anni di età, nonché un requisito contributivo, essendo necessari almeno 20 anni di contributi.
Ma non solo! Infatti, con la Manovra di bilancio, è stata prevista una soglia minima, per quanto riguarda l'assegno pensionistico. Tale assegno dovrà essere pari almeno a 3 volte l’assegno sociale.
La soglia resta ferma a quella di 2,8 volte il valore dell’assegno sociale, invece, per le donne con un figlio, mentre scende a 2,6 volte nel caso di donne con due o più figli.
L'importo dell'assegno sociale, per il 2024, dovrebbe essere di circa euro 534,41.
Ulteriori novità introdotte con la Legge di bilancio 2024 riguardano la previsione di una finestra di attesa di 3 mesi, nonché un tetto massimo di importo pari a 5 volte il trattamento minimo, sino alla maturazione del requisito di età per la pensione di vecchiaia ordinaria ex art. 24, comma 6 del D.L. n. 201/2011, pari, almeno sino al 31 dicembre 2024, a 67 anni.
Se si provano a fare un po' di calcoli, viene quindi fuori che un lavoratore, nel 2024, per poter richiedere la pensione anticipata contributiva a 64 anni, dovrà aver accantonato contributi per una somma totale pari ad almeno 402.044,56 euro.
Difatti, moltiplicando tale valore per l’attuale coefficiente di trasformazione relativo ai 64 anni di età, ossia 5,184%, si arriva ad una pensione mensile di 1.603,23 euro, pari appunto a 3 volte l’assegno sociale.
Nel caso di lavoratrici con un figlio, le stesse potranno, nel 2024, ottenere la pensione anticipata contributiva a 64 anni, qualora abbiano un montante contributivo pari ad almeno 375.242,09 euro.
Tale valore, moltiplicato per il coefficiente di 5,184%, porta ad una pensione mensile di 1.496,35 euro, ossia 2,8 volte l’assegno sociale.
Infine, per le lavoratrici con almeno due figli, occorrerà, nel 2024, oltre naturalmente al requisito dei 64 anni di età, un montante contributivo pari ad almeno 348.439,62 euro, in quanto tale valore, moltiplicato per 5,184%, conduce ad una pensione mensile di 1.389,47 euro, ossia 2,6 volte l’assegno sociale.