Novità sul fronte Opzione donna: proprio in questi giorni, infatti, l’Inps ha emanato una circolare, la
n. 59 del 3 maggio 2024, che contiene preziose indicazioni in merito a questa particolare forma di
pensione anticipata.
Ma cos’è, esattamente, Opzione donna?
Si tratta di una possibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro per le lavoratrici, che possono così andare in pensione prima del previsto, purché siano in possesso di una serie di requisiti, che tra poco esamineremo, e che sono cambiati nel corso degli anni.
Infatti Opzione donna è stata introdotta per la prima volta dall'art. 16 del Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni in Legge 28 marzo 2019, n. 26, e successivamente estesa e prorogata da ulteriori provvedimenti legislativi.
Veniamo dunque a Opzione donna 2024: scopriamo insieme quali sono i requisiti per accedervi e da quando decorre il trattamento pensionistico.
Queste informazioni, dicevamo, sono contenute nella nuova circolare dell’Inps che abbiamo citato all’inizio dell’articolo.
Ma quali sono, nel dettaglio, i requisiti che una lavoratrice deve possedere per accedere a Opzione donna?
Innanzitutto occorre, come al solito, un doppio requisito:
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contributivo: occorre infatti un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni;
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anagrafico: è necessario avere compiuto almeno 61 anni.
Per poter accedere a Opzione donna 2024, questi due requisiti devono risultare maturati entro il 31 dicembre 2023.
Opzione donna 2024, poi, prevede una ulteriore agevolazione, ai fini del pensionamento anticipato, per le lavoratrici madri: infatti il requisito anagrafico (che abbiamo visto essere pari a 61 anni) viene ridotto di un anno per ogni figlio, ma entro un limite massimo che è di due anni.
Il doppio requisito contributivo-anagrafico non basta, però, da solo per passare a Opzione donna e andare in pensione anticipata.
Infatti anche per il 2024 sono stati confermati altri requisiti, in precedenza stabiliti dalla legge n. 197/2022 (Finanziaria 2023).
Quali sono dunque gli ulteriori presupposti per l’accesso a Opzione donna?
Si tratta, in realtà, di requisiti tra loro alternativi (cioè non bisogna possederli tutti per richiedere Opzione donna); l’importante è che essi sussistano al momento della presentazione della domanda di pensionamento anticipato:
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la lavoratrice deve prestare assistenza, da almeno sei mesi, al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d'età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, oppure
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la lavoratrice deve soffrire una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%, o
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la lavoratrice deve essere stata licenziata, oppure essere dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa.
Le lavoratrici licenziate o
dipendenti da imprese in crisi hanno una ulteriore facilitazione: possono accedere a Opzione donna con 59 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023, e ciò a prescindere dal numero di figli.
Da quando decorre il trattamento pensionistico?
Sempre la circolare Inps che stiamo esaminando precisa che la decorrenza della pensione anticipata Opzione donna non può essere precedente alle seguenti date, a seconda della categoria di lavoratrici a cui si appartiene:
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1° febbraio 2024 per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO);
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2 gennaio 2024 per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della stessa.
Come si presenta la domanda per Opzione donna?
In particolare, l’istanza può essere presentata attraverso i consueti canali di inoltro delle domande, vale a dire i seguenti:
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direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0), seguendo il percorso “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” e proseguendo all’interno del servizio “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”;
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utilizzando i servizi offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge;
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telefonicamente, chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).