Tra le agevolazioni previste dalla Legge 104 del 1992, sono state confermate le misure dei permessi lavorativi e dei congedi per i lavoratori con disabilità o per i familiari con persone disabili gravi.
Invece, la prima innovazione riguarda l’assegno di inclusione, che sostituisce il reddito di cittadinanza. È una misura di sostegno finanziario mensile per i nuclei familiari fragili (quindi, anche per le famiglie con almeno un disabile) in una situazione economica difficile.
L’importo varia in base all’ISEE, ma non può superare i 6.000 euro all’anno, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza. Se c’è un contratto di locazione registrato, può aggiungersi un contributo per l’affitto fino a 3.360 euro annui.
A determinate condizioni (famiglie con persone dai 67 anni in su e altri componenti tutti disabili gravi o non autosufficienti), la soglia si alza fino a 7.560 euro annui e l’eventuale contributo per l’affitto fino a 1.800 euro all’anno. Tradotto in cifre, questa misura non può essere inferiore a 480 euro annui e ammonta, mediamente, a 635 euro mensili.
Novità anche per l’assegno unico universale (cioè, la misura per i nuclei familiari con figli). L’importo base dell’assegno previsto per i figli minorenni è stato confermato per tutti i figli disabili a carico, indipendentemente dalla loro età. Per quest’anno, l’importo base è di 199,40 euro e può essere riconosciuto totalmente o parzialmente a seconda dell’ISEE.
Inoltre, è stata confermata l’equiparazione della maggiorazione tra figli minorenni e maggiorenni sotto i 21 anni. Una maggiorazione che è calcolata in relazione al grado di disabilità del figlio e che varia tra 85 e 105 euro al mese.
Ancora, dal 1° gennaio 2023, per le famiglie con almeno un figlio disabile e un ISEE minore di 25.000 euro, è stata resa strutturale un’ulteriore maggiorazione di 120 euro al mese.
E non finisce qui. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto il Fondo Unico per l’inclusione delle persone disabili, in sostituzione di diverse risorse (ad esempio, il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità e il Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia). Con questa mossa, si supera la suddivisione del precedente sistema e si favorisce la politica di inclusione, accessibilità e sostegno ai disabili.
In aggiunta, per il 2024, c’è un aumento delle risorse per il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano. È un Fondo che prevede alcune misure e, tra queste, ci sono incentivi per favorire i disabili ad iniziare uno sport, anche con l’utilizzo di ausili sportivi. A tal riguardo, fino al 22 gennaio 2024, si possono ottenere contributi economici per l’acquisto di ausili e protesi per lo svolgimento di sport amatoriali destinati a persone con disabilità fisica.
Poi, se si ha un disabile a carico, si può usufruire di detrazioni fiscali del 19% su alcune spese mediche, senza dover applicare la franchigia di 129,11 euro prevista per gli altri soggetti. Ad esempio, spese per l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione. Inoltre, con il dossier dell’ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che, per i disabili, le spese mediche generiche sono integralmente deducibili dal reddito complessivo. Rientrano, per esempio, le spese per medicinali o per prestazioni di un medico generico.
Però, le novità riguardano anche gli studenti universitari con disabilità. Stando alla Legge di Bilancio, anche nel 2024, il denaro ricevuto mediante borse di studio deve essere escluso dal calcolo del limite di reddito per accedere a specifiche prestazioni.
Infine, è previsto un bonus assunzioni per disabili sotto i 35 anni. Le organizzazioni del terzo settore, che assumeranno disabili di quell’età, beneficeranno di un contributo.
Dunque, come si può ben vedere, in tema di invalidità civile e agevolazioni, oltre alle misure della Legge 104, le novità certamente non mancano per questo 2024.