I figli di Berlusconi, dopo la morte del Cavaliere, sfrattano le “Olgettine”. Le ragazze avevano partecipato alle serate di Arcore e si erano rese protagoniste del famoso scandalo politico e giudiziario c.d. “Rubygate” nel 2010. Successivamente all’avvio del processo mediatico e nelle aule, Berlusconi le aveva "risarcite" per il danno subito alla loro reputazione, con denaro e alloggi in appartamenti e ville di lusso.
Tra i tanti “atti di generosità” del Cavaliere alle ragazze, lo stesso aveva concesso alle ex soubrette Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli di vivere gratis nelle maxi ville di Bernareggio (Monza) dal valore di 850 mila euro ciascuna.
Tuttavia, la vita dorata delle giovani sembra ormai giunta al termine. Infatti, gli eredi del Cavaliere hanno dichiarato decaduto il comodato dell’immobile essendo deceduto colui che l’aveva concesso. La famiglia Berlusconi ha anche interrotto l’assegno mensile di 2.500 euro che il Premier destinava alle Olgettine.
Ma non è detta l’ultima parola: infatti Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli non ci stanno e, dopo l’ultimatum dei figli del Cavaliere, promettono di ricorrere alle vie legali per riappropriarsi delle ville e diffondono alcune registrazioni “compromettenti” dell’ex Premier.
"Quella casa sarà tua, te lo giuro sui miei cinque figli, appena finisce il processo te la intesto". Lo dice l’ex premier Silvio Berlusconi a Barbara Guerra, la quale risponde: "Perché mi dai la casa solo in comodato, e poi per quanti anni, non puoi intestarmela? Dai rimane fra te e me". Di nuovo lui: "Adesso non posso, perché è corruzione. Non è possibile tesoro, lo sai è un casino". Il colloquio, registrato nel 2015 in un file audio, è stato diffuso pochi giorni fa dagli avvocati dalla soubrette.
Tuttavia, alle rassicurazioni verbali date da Berlusconi non è mai seguito alcun atto scritto. Ed è proprio questo il punto. Che valore hanno questi audio? Le ex Olgettine potrebbero davvero riappropriarsi degli immobili sulla base delle promesse fatte a voce dall’ex Premier?
Secondo il codice civile solo le donazioni di modico valore possono essere fatte in modo informale, mentre per le altre è sempre necessario l’atto pubblico, vale a dire il ricorso al notaio. A dircelo è l’art. 782 del codice civile che impone come forma delle donazioni l’atto pubblico.
Per semplificare, se si vuole regalare una casa (o una maxi villa), un quadro di valore o una consistente somma di denaro è necessario recarsi presso lo studio di un notaio. Le donazioni che vengono poste in essere solamente con scrittura privata sono nulle. Peraltro, affinché la donazione sia valida deve avvenire alla presenza di due testimoni. Infine, all’atto di donazione deve partecipare anche il donatario, il quale deve accettare in modo esplicito il bene che gli viene donato.
Quindi, se l’intento del donante è quello di donare un immobile, è sempre necessario il notaio, la presenza del quale risulta essere determinante per l’atto pubblico che dovrà essere successivamente trascritto nei pubblici registri.
Il diritto italiano su questo punto sembra essere ben chiaro, tuttavia i legali di Barbara Guerra non sembrano pronti alla resa e incalzano: "Se la famiglia Berlusconi non cerca una conciliazione, saremo costretti alla causa. Abbiamo anche altri audio che dimostrano il legame affettivo importante tra lui e Barbara Guerra".
Insomma, la battaglia delle ex Olgettine è appena cominciata.
Tra i tanti “atti di generosità” del Cavaliere alle ragazze, lo stesso aveva concesso alle ex soubrette Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli di vivere gratis nelle maxi ville di Bernareggio (Monza) dal valore di 850 mila euro ciascuna.
Tuttavia, la vita dorata delle giovani sembra ormai giunta al termine. Infatti, gli eredi del Cavaliere hanno dichiarato decaduto il comodato dell’immobile essendo deceduto colui che l’aveva concesso. La famiglia Berlusconi ha anche interrotto l’assegno mensile di 2.500 euro che il Premier destinava alle Olgettine.
Ma non è detta l’ultima parola: infatti Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli non ci stanno e, dopo l’ultimatum dei figli del Cavaliere, promettono di ricorrere alle vie legali per riappropriarsi delle ville e diffondono alcune registrazioni “compromettenti” dell’ex Premier.
"Quella casa sarà tua, te lo giuro sui miei cinque figli, appena finisce il processo te la intesto". Lo dice l’ex premier Silvio Berlusconi a Barbara Guerra, la quale risponde: "Perché mi dai la casa solo in comodato, e poi per quanti anni, non puoi intestarmela? Dai rimane fra te e me". Di nuovo lui: "Adesso non posso, perché è corruzione. Non è possibile tesoro, lo sai è un casino". Il colloquio, registrato nel 2015 in un file audio, è stato diffuso pochi giorni fa dagli avvocati dalla soubrette.
Tuttavia, alle rassicurazioni verbali date da Berlusconi non è mai seguito alcun atto scritto. Ed è proprio questo il punto. Che valore hanno questi audio? Le ex Olgettine potrebbero davvero riappropriarsi degli immobili sulla base delle promesse fatte a voce dall’ex Premier?
Secondo il codice civile solo le donazioni di modico valore possono essere fatte in modo informale, mentre per le altre è sempre necessario l’atto pubblico, vale a dire il ricorso al notaio. A dircelo è l’art. 782 del codice civile che impone come forma delle donazioni l’atto pubblico.
Per semplificare, se si vuole regalare una casa (o una maxi villa), un quadro di valore o una consistente somma di denaro è necessario recarsi presso lo studio di un notaio. Le donazioni che vengono poste in essere solamente con scrittura privata sono nulle. Peraltro, affinché la donazione sia valida deve avvenire alla presenza di due testimoni. Infine, all’atto di donazione deve partecipare anche il donatario, il quale deve accettare in modo esplicito il bene che gli viene donato.
Quindi, se l’intento del donante è quello di donare un immobile, è sempre necessario il notaio, la presenza del quale risulta essere determinante per l’atto pubblico che dovrà essere successivamente trascritto nei pubblici registri.
Il diritto italiano su questo punto sembra essere ben chiaro, tuttavia i legali di Barbara Guerra non sembrano pronti alla resa e incalzano: "Se la famiglia Berlusconi non cerca una conciliazione, saremo costretti alla causa. Abbiamo anche altri audio che dimostrano il legame affettivo importante tra lui e Barbara Guerra".
Insomma, la battaglia delle ex Olgettine è appena cominciata.
