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Dipendenti pubblici, aumento di stipendio per alcuni lavoratori statali: ecco le novità dell'ultima legge di bilancio

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Dipendenti pubblici, aumento di stipendio per alcuni lavoratori statali: ecco le novità dell'ultima legge di bilancio
Si tratta di decreti ed emendamenti già approvati, che hanno come obiettivo quello di far permanere in servizio figure professionali di settori definiti "disagiati" a causa della mancanza di personale. Ma vediamoli più nel dettaglio
Partiamo col dire che le misure che stiamo per esaminare esulano dalla contrattazione collettiva, e che servono a mettere in evidenza delle difficoltà strutturali sempre maggiori, causate dalla mancanza di personale. In particolare i settori in cui queste misure andranno ad operare sono:
  • sanità, in cui c'è un tasso di posizioni scoperte pari al 30%, con conseguenze gravi sul carico di lavoro per i dipendenti;
  • sicurezza e difesa, quindi polizia, carabinieri, guardia di finanza, esercito, marina e aeronautica;
  • giustizia, che sta attraversando un vero e proprio esodo, nel quale i dipendenti partecipano a concorsi in altri settori dell'amministrazione per cercare condizioni lavorative migliori.
Già in passato il Governo aveva tentato di porre un freno a tale esodo di dipendenti pubblici attraverso aumenti salariali selettivi e agevolazioni fiscali che, però, a nulla sono serviti. Questa volta si è pensato a una vera e propria indennità, destinata solo ed esclusivamente ai settori sopracitati, definiti come "disagiati".
Ma vediamo più nello specifico quanto è stato previsto.

Per il comparto sicurezza e difesa, l'ultima legge di bilancio ha stanziato 30 milioni per il 2024 e il 2025, con un aumento a 36 milioni per il 2026; somme che servono ad apportare un aumento salariale pari a quasi 200 euro lordi mensili per 13 mensilità.
Le grandi novità consistono:
  • nell'allargamento della platea dei dipendenti che ne beneficeranno; infatti è stato incluso anche il personale amministrativo del Ministero della Giustizia impiegato negli istituti penitenziari, facendo salire i beneficiari a quota 3.400 unità;
  • in un ulteriore aumento, previsto dal decreto carceri, di importo compreso tra i 100 e i 200 euro lordi in base alla posizione ricoperta e sempre per 13 mensilità.

Per il comparto sanità pubblica sono stati previsti:
  • un raddoppio dell'indennità, che sale a 200 euro mensili per 13 mensilità;
  • flat tax del 15% sugli straordinari, che permette di rendere immediatamente disponibili i benefici fiscali grazie alla tempestiva attuazione da parte dell'Agenzia delle Entrate del decreto liste d'attesa attraverso una circolare operativa.

Nonostante quanto previsto dal Governo, molte sono le critiche mosse a queste misure, soprattutto da parte dei sindacati, i quali hanno presentato delle richieste ben specifiche per risolvere il problema alla radice. Anzitutto hanno richiesto l'estensione di questo aumento a tutti i dipendenti pubblici; ma - soprattutto - chiedono un piano straordinario di assunzioni, il quale non deve avere solo lo scopo di sostituire il personale che va in pensione, bensì anche quello di aumentare le unità presenti nelle amministrazioni statali, così da diminuire il carico di lavoro sui dipendenti.


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