Ma quali sono le regole per un trasporto sicuro di animali domestici in auto e in moto?
Gli articoli 169 e 170 del Codice della Strada contengono disposizioni relative al trasporto di animali domestici su automobili (l’art. 169 C.d.S.) e su motociclette (art. 170 C.d.S.), nonché le sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle normative.
In base all’articolo 169, comma 6 C.d.S., il quale regolamenta il trasporto di animali domestici sulle comuni automobili e mezzi simili, “è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida”.
Pertanto, secondo l’interpretazione più condivisa, un solo animale – per esempio un cane – può stare ovunque dentro l’abitacolo, purché non vi sia alcuna possibilità che possa intralciare il conducente durante la guida. Ciò significa che, in caso di un controllo, gli agenti devono valutare se l’animale intralci o meno, anche potenzialmente, il guidatore.
In ogni caso, per evitare problemi è consigliabile, dunque, non lasciarlo completamente libero all’interno della vettura. Nemmeno tenere in braccio l’amico a quattro zampe può rivelarsi una buona idea (anche se dovesse trattarsi di un cagnolino di piccola taglia), perché potrebbe facilmente divincolarsi e disturbarci alla guida. Inoltre nella malaugurata ipotesi di incidente sarebbe più esposto al pericolo.
Pertanto, benché la norma non lo preveda espressamente, si suggeriscono le seguenti opzioni: gabbietta, contenitore o rete divisoria, soluzioni sicuramente più sicure delle cinture di sicurezza che si agganciano al collare o alla pettorina, nelle quali il cane potrebbe rimanere imbrigliato durante il viaggio.
Il già citato art. 169, comma 6 del Codice della Strada consente anche il trasporto di più animali domestici, “purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri”.
In caso di mancato rispetto della normativa, è prevista una multa da 87 euro fino a 344 euro, nonché la decurtazione di 1 punto sulla patente. Inoltre, chi installa una rete o barriera divisoria "‘fissa", senza aver richiesto l’autorizzazione al competente ufficio, infrange l’art. 78 del Codice della Strada e rischia una pesantissima multa dai 430 euro ai 1.731 euro.