Cass. civ. n. 2197/2016
L'art. 11 della l. n. 633 del 1941, che riconosce agli enti privati il diritto di autore sulle pubblicazioni dagli stessi curate, va coordinato con l'art. 3 della medesima legge, che fa salvi i diritti degli autori delle singole opere, sicché, nel caso di indebita pubblicazione di scritti tratti da opere collettive, l'autore di ciascuno scritto conserva il diritto di rivendicarne la paternità e di chiedere il risarcimento del danno arrecatogli, atteso che il diritto di autore riconosciuto all'ente committente si affianca ma non sostituisce quello di colui che ha creato l'opera, e ciò indipendentemente dai diritti esclusivi di utilizzazione economica di quest'ultima ed anche dopo la cessione degli stessi.
C. Conti n. 8/2005
Ai sensi dell'art. 11 della L. n. 633 del 1941, alle amministrazioni dello Stato spetta il diritto d'autore sulle opere create e pubblicate sotto il loro nome ed a loro conto e spese; pertanto la realizzazione di un cd rom avente quale lo scopo quello di divulgare la attività svolta dall'amministrazione non conferisce al committente privato alcun diritto sulla realizzazione in futuro di ulteriori copie dell'opera, con conseguente obbligo per l'amministrazione di esperire a tal fine idonea procedura concorsuale tra i soggetti in grado di provvedere alla riproduzione dei contenuti del supporto informatico entrati nella propria piena disponibilità giuridica in virtù dell'originario contratto d'opera.