AUTORE:
Daniele de Filippo
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Roma Tor Vergata
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Partendo dall’assunto che oggigiorno uno dei principali problemi sociali, a livello urbano, sia la sicurezza percepita dai cittadini, questa tesi sperimentale è stata elaborata con lo scopo di proporre una soluzione a questo problema, cercando di comprenderne le cause all’origine e ricercare tra gli strumenti tecnologici e non, quello più idoneo per far fronte a questa esigenza. È stato affrontato, in particolare, lo studio della città di San Severo, esponendo le principali teorie sociologiche relative al comportamento dei soggetti nel contesto urbano (Scuola di Chicago, ecologia umana e genomica sociale) e gli aspetti sociologici che causano la devianza che si manifesta attraverso la criminalità (teoria dell’etichettamento, effetto alone, teoria delle finestre rotte). Se da un lato, infatti, si ricercavano le cause dei comportamenti criminali e l’incidenza sociale degli stessi, parallelamente si cercava una soluzione ideona a contrastare tale fenomeno.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima e Mario Draghi adesso, in effetti, hanno sempre parlato di due pilastri su cui si deve basare il rilancio dell’Italia dal punto di vista internazionale e su cui si basa il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): la transizione ecologica e l’innovazione tecnologica. È indubbio, quindi, che il futuro tenda sempre di più ad un modello sociale e urbano improntato sul concetto di Smart City, ovvero l’insieme di strategie di pianificazione urbanistica volte all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici per mettere in relazione le infrastrutture delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
In questa definizione rientrano strumenti tecnologici quali telecamere, programmi di georeferenziazione dei reati (il cd. crime mapping) e uno strumento ormai molto familiare a noi tutti: le App. É stato cosi che è iniziata a maturare in me l’idea di creare un’App che unisse gli aspetti di localizzazione dei reati e comunicazione con le Istituzioni con lo stimolo ad una partecipazione attiva del cittadino con riferimento alla sicurezza urbana. Il comune bisogno di sicurezza, ha spinto molti Paesi a usare il crime mapping come strumento a supporto della sicurezza percepita (USA, Sudamerica, Canada, UK). Dopo alcuni sporadici tentativi, l'Italia è uno dei Paesi che ancora non ha predisposto questo tipo di App, anche se a livello europeo è stata data una forte propulsione dal programma Horizon Europe 2021-2027. Tale programma consiste in un piano di investimenti in idee e progetti di innovazione tecnologica che, tra le sue prerogative, riporta esplicitamente anche quello di creare programmi ed applicazioni per aumentare il senso di sicurezza nei cittadini. Tornando all’analisi principale, per centrare esattamente la realtà in cui ho calato tutti gli elementi finora esposti, ho effettuato un’analisi del contesto sanseverese che racchiudesse la storia, la cultura, il territorio, le forze proprie (FF.PP.), le forze avversarie (la criminalità) e il mondo esterno (il resto dei cittadini). Il contrasto quotidiano tra bene e male ci ricorda una cosa fondamentale. Si pensi a due oggetti familiari: la matita e il diamante. Sono entrambi fatti di carbonio, tuttavia gli atomi di carbonio di uno sono disposti in un certo modo e questa formazione fa ottenere la grafite, che è morbida e nera. Ma se si prendono gli stessi identici atomi di carbonio e li si dispone in modo diverso, si otterrà il diamante, che è trasparente e duro.
Queste proprietà di morbidezza, durezza, opacità e trasparenza non appartengono, dunque, agli atomi di carbonio in sé, bensì, appartengono alle interconnessioni tra loro. Analogamente, gli schemi di connessione tra le persone conferiscono ai gruppi proprietà differenti. Sono i legami tra le persone a rendere l'intero più grande della somma delle sue parti. È stata data voce ai cittadini e i cittadini hanno detto sostanzialmente due cose: hanno paura e sentono le istituzioni lontane.
Ecco Minerva. Nell’applicazione sono stati inseriti aspetti relativi al degrado urbano perché è stato più volte dimostrato, attraverso l’ecologia umana, come il degrado cittadino influisca sui comportamenti e sulla percezione della sicurezza (teoria delle finestre rotte). È stata inserita la mappa della criminalità perché a volte l’incertezza o la confusione nelle informazioni genera la cd “vittimizzazione indiretta”. Con la speranza che questo progetto possa continuare ad essere sviluppato e approfondito, ringrazio tutti per l’attenzione e spero che si possano fare sempre maggiori progressi in questa materia, abbandonando il velo di diffidenza e dello scetticismo che accompagna da sempre questo tema, passando finalmente dalla teoria alla pratica.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima e Mario Draghi adesso, in effetti, hanno sempre parlato di due pilastri su cui si deve basare il rilancio dell’Italia dal punto di vista internazionale e su cui si basa il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): la transizione ecologica e l’innovazione tecnologica. È indubbio, quindi, che il futuro tenda sempre di più ad un modello sociale e urbano improntato sul concetto di Smart City, ovvero l’insieme di strategie di pianificazione urbanistica volte all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici per mettere in relazione le infrastrutture delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
In questa definizione rientrano strumenti tecnologici quali telecamere, programmi di georeferenziazione dei reati (il cd. crime mapping) e uno strumento ormai molto familiare a noi tutti: le App. É stato cosi che è iniziata a maturare in me l’idea di creare un’App che unisse gli aspetti di localizzazione dei reati e comunicazione con le Istituzioni con lo stimolo ad una partecipazione attiva del cittadino con riferimento alla sicurezza urbana. Il comune bisogno di sicurezza, ha spinto molti Paesi a usare il crime mapping come strumento a supporto della sicurezza percepita (USA, Sudamerica, Canada, UK). Dopo alcuni sporadici tentativi, l'Italia è uno dei Paesi che ancora non ha predisposto questo tipo di App, anche se a livello europeo è stata data una forte propulsione dal programma Horizon Europe 2021-2027. Tale programma consiste in un piano di investimenti in idee e progetti di innovazione tecnologica che, tra le sue prerogative, riporta esplicitamente anche quello di creare programmi ed applicazioni per aumentare il senso di sicurezza nei cittadini. Tornando all’analisi principale, per centrare esattamente la realtà in cui ho calato tutti gli elementi finora esposti, ho effettuato un’analisi del contesto sanseverese che racchiudesse la storia, la cultura, il territorio, le forze proprie (FF.PP.), le forze avversarie (la criminalità) e il mondo esterno (il resto dei cittadini). Il contrasto quotidiano tra bene e male ci ricorda una cosa fondamentale. Si pensi a due oggetti familiari: la matita e il diamante. Sono entrambi fatti di carbonio, tuttavia gli atomi di carbonio di uno sono disposti in un certo modo e questa formazione fa ottenere la grafite, che è morbida e nera. Ma se si prendono gli stessi identici atomi di carbonio e li si dispone in modo diverso, si otterrà il diamante, che è trasparente e duro.
Queste proprietà di morbidezza, durezza, opacità e trasparenza non appartengono, dunque, agli atomi di carbonio in sé, bensì, appartengono alle interconnessioni tra loro. Analogamente, gli schemi di connessione tra le persone conferiscono ai gruppi proprietà differenti. Sono i legami tra le persone a rendere l'intero più grande della somma delle sue parti. È stata data voce ai cittadini e i cittadini hanno detto sostanzialmente due cose: hanno paura e sentono le istituzioni lontane.
Ecco Minerva. Nell’applicazione sono stati inseriti aspetti relativi al degrado urbano perché è stato più volte dimostrato, attraverso l’ecologia umana, come il degrado cittadino influisca sui comportamenti e sulla percezione della sicurezza (teoria delle finestre rotte). È stata inserita la mappa della criminalità perché a volte l’incertezza o la confusione nelle informazioni genera la cd “vittimizzazione indiretta”. Con la speranza che questo progetto possa continuare ad essere sviluppato e approfondito, ringrazio tutti per l’attenzione e spero che si possano fare sempre maggiori progressi in questa materia, abbandonando il velo di diffidenza e dello scetticismo che accompagna da sempre questo tema, passando finalmente dalla teoria alla pratica.