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Articolo 46 Codice dei beni culturali e del paesaggio

(D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42)

[Aggiornato al 10/10/2023]

Procedimento per la tutela indiretta

Dispositivo dell'art. 46 Codice dei beni culturali e del paesaggio

1. Il soprintendente avvia il procedimento per la tutela indiretta, anche su motivata richiesta della regione o di altri enti pubblici territoriali interessati, dandone comunicazione al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile cui le prescrizioni si riferiscono. Se per il numero dei destinatari la comunicazione personale non è possibile o risulta particolarmente gravosa, il soprintendente comunica 1' avvio del procedimento mediante idonee forme di pubblicità.

2. La comunicazione di avvio del procedimento individua l'immobile in relazione al quale si intendono adottare le prescrizioni di tutela indiretta e indica i contenuti essenziali di tali prescrizioni.

3. Nel caso di complessi immobiliari, la comunicazione è inviata anche al comune e alla città metropolitana.

4. La comunicazione comporta, in via cautelare, la temporanea immodificabilità dell'immobile limitatamente agli aspetti cui si riferiscono le prescrizioni contenute nella comunicazione stessa.

5. Gli effetti indicati al comma 4 cessano alla scadenza del termine del relativo procedimento, stabilito dal Ministero ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di procedimento amministrativo.

Massime relative all'art. 46 Codice dei beni culturali e del paesaggio

Cons. Stato n. 1642/2015

Il vincolo cosiddetto indiretto (art. 46 del D.Lgs. n. 42 del 2004, Codice dei beni culturali) corrisponde ad esigenze di tutela di valori primari, culturali ed ambientali, che giustificano l'imposizione di limiti alla proprietà ed alla libertà di iniziativa economica, nei termini enunciati dagli artt. 41 e 42 della Costituzione.

Cons. Stato n. 5285/2013

In sede di gestione del vincolo paesaggistico (e, ancor prima, in sede di imposizione dello stesso), l'eventuale situazione di compromissione della bellezza naturale ad opera di preesistenti realizzazioni, anziché impedire, maggiormente richiede che nuove costruzioni non alterino maggiormente l'ambito protetto.

Cons. Stato n. 3354/2011

In materia di autorizzazione paesaggistica il comma 1 dell'art. 46 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 dispone che «il soprintendente avvia il procedimento per la tutela indiretta, anche su motivata richiesta della Regione o di altri enti pubblici territoriali interessati dandone comunicazione al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile cui le prescrizioni si riferiscono. Se per il numero dei destinatari la comunicazione personale non è possibile o risulta particolarmente gravosa, il soprintendente comunica l'avvio del procedimento mediante idonee forme di pubblicità». La possibilità di derogare all'onere di comunicazione personale, ricorre non soltanto nei casi di impossibilità ma anche nei casi di particolare gravosità, la cui concreta individuazione è rimessa alla lata discrezionalità dell'amministrazione procedente ed è censurabile unicamente in ipotesi di abnormità.

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Consulenze legali
relative all'articolo 46 Codice dei beni culturali e del paesaggio

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A. S. D. U. chiede
lunedì 25/03/2024
“Ho ricevuto una notifica della Sopraintendenza di Napoli e Provincia relativa a PRESCRIZIONI di TUTELA INDIRETTA su di un mio immobile ai sensi dell'art 46 del DL 42/2004 (notifica che vi allegherò al presente quesito).
So che per i VINCOLI CULTURALI DIRETTI, per qualsiasi lavoro, occorre una preliminare autorizzazione della Sopraintendenza ai sensi dell' art. 21 del DL 42/2004
Dato che sulla notifica di Prescrizioni di tutela indiretta inviatami è chiaramente riportato all'art 1 che sono consentiti lavori di MANUTENZIONE ORDINARIA che nel mio caso riguardano la manutenzione dell'intonaco esterno ed in tale notifica non si fa alcun riferimento al alcuna autorizzazione preliminare della SOPRAINTENDENZA, chiedo se posso presentare al mio comune una CILA come di solito, logicamente con relazione tecnica che certifica il rispetto di tutte le prescrizioni della notifica inviatami o invece, ai sensi di qualche ulteriore art della legge sui beni culturali, debba seguire una prassi diversa per tali lavori di MANUTENZIONE ORDINARIA. GRAZIE”
Consulenza legale i 03/04/2024

La disciplina dei vincoli culturali è diversa a seconda che si tratti di vincoli c.d. “diretti” o “indiretti”.

Nel caso in esame viene in rilievo la seconda categoria ossia i vincoli indiretti disciplinati dall’art. 46 ss. del Codice dei Beni Culturali.

In particolare, il contenuto del decreto di imposizione di un vincolo indiretto – vale a dire il provvedimento che ci è stato trasmesso – è altamente discrezionale: ciò significa che, a differenza degli effetti del vincolo diretto che sono predeterminati dal Codice dei Beni Culturali oltrechè dal Testo Unico dell’Edilizia, l’apposizione di un vincolo indiretto comporta il rispetto di obblighi individuati dall’Amministrazione di volta in volta per garantire la tutela di quel bene specifico, potendo ricomprendere varie e diverse prescrizioni. Sono solo questi, quindi, i limiti che riguardano l’attività edilizia che interessa l’immobile vincolato indirettamente non applicandosi, in generale, i vincoli previsti dalle disposizioni del Codice dei Beni Culturali e del Testo Unico Edilizia.

In altri termini gli obblighi che il proprietario dell’immobile devo osservare qualora decida di intervenire sull’immobile vincolato sono solo quelli contenuti nel provvedimento di imposizione del vincolo indiretto.

Tuttavia, trattandosi di un immobile vincolato, sia pur indirettamente, in quanto facente parte di un complesso monumentale, sarà necessario ottenere una preventiva autorizzazione del Soprintendente che verrà rilasciata previa verifica del rispetto delle prescrizioni contenute nel provvedimento di imposizione del vincolo.

La preventiva autorizzazione andrà, poi, allegata al titolo edilizio da presentare (CILA o SCIA a seconda dell’intervento).

Per mero scrupolo, infine, si consiglia di consultare le NTA e/o il Regolamento Edilizio del Comune di Procida – che non è stato possibile reperire sul sito internet del Comune – al fine di verificare se siano previste prescrizioni ulteriori per gli immobili soggetti a vincoli indiretti.