AUTORE:
Giuseppe Pascale
ANNO ACCADEMICO: 2019
TIPOLOGIA: Laurea liv. I
ATENEO: Universitą degli Studi della Campania
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Tutti i mutamenti costituzionali sono dettati da influenze politiche, sociali, economiche e culturali, ma ciò che andremo ad analizzare sarà la forma di questi mutamenti. La procedura di revisione costituzionale è disciplinata dall’articolo 138 della Costituzione, tale procedimento detto ‘’aggravato’’, il quale permette di modificare il testo di una disposizione costituzionale.
In contrapposizione a queste tipologie di revisioni si pongono quelle che si compiono in forma diversa dalla revisione del testo costituzionale, cd. modifiche informali, cioè quei cambiamenti che comportano il rispetto del dato testuale, ma non la ratio che lo avevo originato.
Va rilevato un aspetto implicito di vitale importanza nell’analizzare le modifiche alla Costituzione, che siano esse espresse o meno: la permanenza indissolubile del nucleo essenziale della Carta. Ruolo fondamentale in merito alle modifiche tacite giocano le consuetudini costituzionali, in special modo per ciò che concerne le forme di governo dell’ottocento. In tal senso citiamo due fattispecie: l’introduzione della forma parlamentare durante la vigenza statutaria in Italia nel 1848, e la disciplina del ruolo del Presidente del Consiglio della Terza Repubblica francese, figura venutasi ad introdurre in assenza di previsioni nelle leggi fondamentali del 1875.
In contrapposizione a queste tipologie di revisioni
Va rilevato un aspetto implicito di vitale importanza nell’analizzare le modifiche alla Costituzione, che siano esse espresse o meno: la permanenza indissolubile del nucleo essenziale della Carta