AUTORE:
Luca Bertoldi
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Trento
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L’elaborato consiste in un’indagine diacronica e sincronica del sistema amministrativo italiano e si propone di individuare, attraverso una nuova modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, il mezzo mediante il quale contribuire a determinare un nuovo modo di fare amministrazione e diffondere una rinnovata cultura del lavoro nella pubblica amministrazione. «Lavoro Agile per un’Amministrazione di Risultato». L’inciso iniziale sintetizza tutti i principali elementi della trattazione: il mezzo, il nesso eziologico e il fine dell’elaborato. Il «Lavoro Agile» rappresenta non solo l’oggetto principale della dell’elaborato, ma anche il mezzo e lo strumento attraverso il quale perseguire il fine della trattazione. Il lavoro agile o Smart working non si configura quale mera tipizzazione di una nuova forma contrattuale, piuttosto come una modalità del tutto nuova di svolgimento della prestazione lavorativa in regime di lavoro subordinato, che si fonda su due concetti cardine: la flessibilità e il risultato. La flessibilità descrive le modalità attraverso le quali svolgere la prestazione di lavoro: assenza di vincoli spazio temporali, ampia autonomia per quanto concerne l’organizzazione e la gestione dell’attività lavorativa, utilizzo di tecnologie informatiche e digitali e una maggiore conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro. Il lavoro agile comporta non solo un nuovo modo di svolgere l’attività lavorativa, ma contribuisce a diffondere tra i dipendenti pubblici una cultura del lavoro orientata al perseguimento del risultato finale, che si fonda sulla misurazione e sulla valutazione della performance individuale, che contribuisce a determinare una nuova forma di responsabilità che si traduce nella tendenza virtuosa di rispondere e rendere conto del lavoro svolto e che infine è orientata al merito e al buon andamento dell’agire amministrativo. Dunque Smart working non solo per un nuovo modo di lavorare, ma soprattutto per diffondere una nuova cultura del lavoro nel pubblico impiego. Tale considerazione permette di individuare il fine che si pone la trattazione: studiare, indagare e perseguire il paradigma dell’«Amministrazione di Risultato». Attraverso il paradigma dell’amministrazione di risultato si identifica un nuovo sistema amministrativo orientato all’efficienza, al risultato, all’accountability dei funzionari pubblici, al buon andamento dell’agire amministrativo; istituiti e principi che saranno oggetto di approfondimento nella prima parte dello scritto. Infine il «per» rappresenta il nesso di causalità tra il mezzo e il fine, tra il lavoro agile e l’amministrazione di risultato. Il “per” cela la ragione per la quale si è deciso di intraprendere la scrittura di tale elaborato, e coincide dunque con le convinzioni e le riflessioni personali dello scrivente. In questa sede ci si limita ad osservare come la chiave per innovare l’agire amministrativo sia dotare il personale pubblico di uno strumento di lavoro agile e intelligente, che permetta loro di gestire la prestazione lavorativa in autonomia e con responsabilità di risultato. La riflessione personale individua nel lavoro agile il mezzo e lo strumento attraverso il quale innovare l’agire amministrativo e diffondere una cultura del lavoro orientata al buon andamento e all’efficienza della pubblica amministrazione. L’intero elaborato è costruito su queste tre direttici: analisi della realtà e delle inefficienze dell’amministrazione italiana, approfondimento delle numerose riforme del pubblico impiego e infine alcune riflessioni finalizzate ad individuare l’elemento o lo strumento che permette un nuovo modo di fare amministrazione e diffondere una rinnovata cultura del lavoro tra i dipendenti pubblici.