AUTORE:
Laura Accardo
ANNO ACCADEMICO: 2019
TIPOLOGIA: Laurea liv. II (specialistica)
ATENEO: Universitą degli Studi di Bari
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il crimen maiestatis rappresenta una figura criminosa che sfugge ad un tentativo definitorio unitario e non si presta a una tipizzazione delle condotte punibili.
Per comprendere il suo modo di operare è quindi necessario focalizzarsi, in prima linea, su quello che è oggetto della lesione posta in atto con il comportamento criminoso, appunto la maiestas.
Con il presente elaborato verranno indagate, quindi, le varie accezioni del termine, attraverso le diverse sfere che ad essa afferiscono, che vanno dall’ambito sacrale a quello privato, fino ai contenuti che l'istituto assumerà nel diritto pubblico romano. L’indeterminatezza della sua nozione ha fatto sì che nel suo alveo siano stati ricondotti una pluralità di reati, a seconda della discrezionalità del principe.
Nonostante la sua origine venga individuata, da autorevoli autori, nella Perduellio, la prima sistemazione organica della materia avviene ad opera di Augusto con la Lex Iulia maiestatis (27 a.C.).
Per comprendere il suo modo di operare è quindi necessario focalizzarsi, in prima linea, su quello che è oggetto della lesione posta in atto con il comportamento criminoso, appunto la maiestas.
Con il presente elaborato verranno indagate, quindi, le varie accezioni del termine, attraverso le diverse sfere che ad essa afferiscono, che vanno dall’ambito sacrale a quello privato, fino ai contenuti che l'istituto assumerà nel diritto pubblico romano. L’indeterminatezza della sua nozione ha fatto sì che nel suo alveo siano stati ricondotti una pluralità di reati, a seconda della discrezionalità del principe.
Nonostante la sua origine venga individuata, da autorevoli autori, nella Perduellio, la prima sistemazione organica della materia avviene ad opera di Augusto con la Lex Iulia maiestatis (27 a.C.).