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Omicidio Monteiro, niente ergastolo per i fratelli Bianchi, riconosciute attenuanti generiche: perchè?

Omicidio Monteiro, niente ergastolo per i fratelli Bianchi, riconosciute attenuanti generiche: perchè?
Nel processo di appello per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte niente condanna all'ergastolo per i fratelli Bianchi: vediamo perché
Alla fine del primo grado per il processo sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte (il giovane assassinato a Colleferro la notte del 6 settembre 2020, la Corte d'Assise aveva condannato i fratelli Marco e Gabriele Bianchi alla pena dell’ergastolo, mentre aveva condannato Matteo Pincarelli alla pena di ventitré anni e Francesco Belleggia alla pena di ventuno anni. In particolare, i Bianchi venivano condannati all’ergastolo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e senza la concessione di attenuanti.


In secondo grado, la Corte d'Assise di Appello di Roma ha confermato le condanne inflitte in primo grado per Pincarelli e Belleggia, ma ha diminuito la pena per i fratelli Bianchi: l’ergastolo è stato così ridotto a ventiquattro anni di carcere.
Ma qual è il motivo di questa diminuzione?


La riduzione di pena è dovuta al fatto che la Corte d’appello ha riconosciuto le attenuanti generiche ai sensi dell’art. 62 bis c.p. anche ai fratelli Bianchi.
Invece, in primo grado, le attenuanti generiche erano state concesse soltanto agli altri due imputati: Pincarelli e Belleggia.


Perché il giudice di primo grado non ha riconosciuto le attenuanti generiche ai fratelli Bianchi?


Per rispondere, occorre sapere che le attenuanti generiche di cui all’art. 62-bis c.p. sono circostanze comuni e, dunque, applicabili a qualsiasi tipo di reato.
Esse consistono in particolari situazioni che la legge non definisce espressamente (cioè, sono circostanze non tipizzate) e che il giudice può prendere in considerazione per adeguare e diminuire la pena alla vicenda concreta.


Quindi, le attenuanti generiche sono situazioni che, pur non essendo contemplate specificamente dal legislatore (come, ad es., le attenuanti di cui all’art. 62 c.p.), presentano caratteri tanto rilevanti da richiedere una considerazione più incisiva.


Leggendo la motivazione della sentenza di primo grado, si può notare che la Corte d'Assise aveva motivato in maniera precisa la mancata concessione delle attenuanti generiche per i fratelli Bianchi.
In particolare, secondo i giudici di primo grado, l'applicazione delle attenuanti generiche doveva essere esclusa facendo riferimento alla capacità a delinquere dei due imputati.


Nello specifico, la Corte di primo grado aveva desunto la capacità a delinquere dei Bianchi da una serie di elementi:
  1. al momento dei fatti, i due fratelli avevano precedenti in corso per fatti di violenza ed erano stati condannati in secondo grado per spaccio di stupefacenti ed estorsione;
  2. all’epoca della vicenda, entrambi i Bianchi erano disoccupati;
  3. tutti e due i fratelli avevano affermato di non aver pestato a morte Willy Monteiro.

Tuttavia, perché la Corte d’Appello è andata in controtendenza rispetto alla decisione del giudice di primo grado e ha concesso anche ai Bianchi le attenuanti generiche?


A questo interrogativo, purtroppo, non possiamo dare immediata risposta: infatti bisognerà attendere la motivazione della sentenza di appello per capire le reali ragioni che hanno portato al riconoscimento delle attenuanti generiche ai Bianchi.


Però, si possono già fare delle precisazioni, sia pure da un punto di vista strettamente giuridico.
Al riguardo, richiamiamo le dichiarazioni rilasciate dal difensore della famiglia Monteiro: in realtà, si tratterebbe di una decisione che non deve molto sorprendere. D’altronde, come sottolineato dallo stesso legale, la vicenda si è svolta oggettivamente in un modo tale da non permettere una distinzione così forte tra tutti gli imputati. E, quindi, in sostanza, era prevedibile che il giudice di appello andasse ad equiparare le responsabilità per l’omicidio di Willy Monteiro tra tutti gli imputati, attraverso la concessione delle attenuanti generiche non solo a Pincarelli e Belleggia, ma anche ai due Bianchi.


Lo stesso pubblico ministero ha evidenziato che, rispetto al primo grado, non è cambiato nulla e l’accusa ha retto: l’unica – non irrilevante – differenza è il riconoscimento delle generiche agli altri due imputati.


Si tratta, però, pur sempre di commenti “a caldo”: non resta che attendere il deposito dei motivi della sentenza di secondo grado.


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