Cosa cambia nel calcolo dell'ISEE con la nuova riforma del catasto?
Innanzitutto, l'ISEE è l'indicatore che serve per valutare la condizione economica di una famiglia, tenendo conto dei redditi, del patrimonio mobiliare e immobiliare e delle caratteristiche del nucleo familiare.
In generale, la gran parte dei benefici e dei vantaggi sono riservati a chi ha un ISEE particolarmente basso.
Perché la riforma del catasto può incidere negativamente sull'ISEE?
Attualmente, gli immobili non sono accatastati con il valore esatto ed aggiornato. Con la riforma del catasto, si vuole attribuire il giusto valore patrimoniale a ciascuna unità immobiliare. In pratica, al fine di semplificare il sistema di tassazione per i cittadini, questa riforma vuole allineare i dati catastali con i dati del mercato immobiliare attraverso un aggiornamento dei valori catastali degli immobili in base agli attuali valori del mercato immobiliare.
In altre parole, la riforma del catasto punta ad un ricalcolo aggiornato della c.d. rendita catastale degli immobili: ossia, il valore che è attribuito a tutti gli immobili che sono in grado di produrre o generare reddito.
Il problema è che, oggi, la gran parte degli immobili ha un valore catastale inferiore al valore attuale di mercato. Quindi, nella maggior parte dei casi, una tale rivalutazione potrebbe implicare un incremento della resa catastale. Per capirci, si prevede che un'operazione del genere a Roma potrebbe determinare aumenti che superano ampiamente il 150%.
Dunque, quali sono le conseguenze che un tale intervento può avere sull'ISEE?
Questa operazione avrà certamente delle ripercussioni sul piano delle imposte degli enti locali. Gli effetti si vedranno sull'IMU (ossia, sull'Imposta Municipale Unica) e sulle altre imposte locali, ma non solo. Il ricalcolo delle rendite catastali finirà anche per toccare le imposte catastali e di registro.
Non è possibile prevedere in concreto quale sarà l'impatto della riforma, anche perché si tratterà di cambiamenti che varieranno da Regione a Regione, da Comune a Comune.
Tuttavia, questo tipo di riforma non solo toccherà il futuro ammontare delle imposte, ma potrà avere anche degli effetti diretti sull'ISEE, riferendosi ai redditi totali percepiti da ciascun contribuente o nucleo familiare. Quindi, ad essere intaccata potrebbe essere anche la possibilità, per molte famiglie, di ottenere agevolazioni e bonus sociali e fiscali.
Infatti, come abbiamo anticipato, per molti italiani, questa operazione di ricalcolo potrebbe comportare un aumento della rendita catastale e, di conseguenza, l'incremento delle rendite catastali potrebbe significare un forte innalzamento del valore delle prime case.
Proprio l'aumento della valutazione catastale può portare ad effetti negativi sull'ISEE. Ovviamente, se aumenta la resa catastale, salirà anche l'ISEE. Peraltro, se le stime previste saranno poi confermate (basta pensare all'esempio di Roma), l'incremento dell'ISEE sarà anche piuttosto rilevante.
Tutto questo cosa significa?
Se è vero che soltanto con un ISEE basso è possibile accedere a molti vantaggi, è anche vero che un ISEE più alto vuol dire che numerose famiglie vedranno ridursi il loro diritto ad accedere e godere di bonus, agevolazioni fiscali e altri vantaggi sociali. Nel peggiore dei casi, addirittura, molti contribuenti potrebbero perdere del tutto questa possibilità.
Certo, attualmente si parla solo di ipotesi e non è semplice fare pronostici sul reale impatto della riforma fino a quando questa non sarà definitiva. Però, non si può non considerare che la riforma è stata già preannunciata e, molto probabilmente, prenderà forma prossimamente.
Ecco perché, rispetto ad un'opera del genere, è necessaria una profonda valutazione politica da parte del Governo per far sì che, a fronte di questi rischi, si possano comunque garantire a tutti i cittadini misure adeguate di protezione sociale.