L'Italia è ormai da settimane attraversata dal maltempo che, tra i tanti disagi, ha comportato vari danni anche alle cose, soprattutto ai veicoli. Questi eventi fanno sorgere domande circa il ruolo delle assicurazioni: vediamo insieme cosa accade
La situazione dei danni da maltempo ha fatto sorgere domande circa le soluzioni assicurative contro gli stessi. Tra i danni più comuni vi ritroviamo quelli dovuti alla grandine, che colpisce soprattutto le auto, intaccando principalmente finestrini e carrozzeria. Quando questi accadono ci si rivolge all'assicurazione per richiedere il pagamento dovuto per le riparazioni, cosa che spesso non accade: quindi, cosa fare? Vediamolo insieme.
La soluzione definitiva arriva da una sentenza del 29 luglio della sezione civile del Tribunale di Torino. Il caso ha riguardato un automobilista che, a seguito dei danni subiti alla sua auto, durante un temporale nel mese di giugno del 2020, si è rivolto alla sua assicurazione per richiedere il pagamento dei costi di riparazione, per un totale di 6080 euro (che egli aveva anticipato). Avendo, però, l'automobilista scelto un professionista non convenzionato con l'assicurazione, la stessa ha rifiutato il risarcimento di quanto anticipato dall'automobilista per le riparazioni.
Il Tribunale, nella sentenza, decide di condannare l'assicurazione al risarcimento di 10mila euro di danni, composti dai 6mila delle riparazioni e dai 4mila di spese della lite.
La motivazione della decisione sta nel fatto che le clausole che vietino di scegliere professionisti non convenzionati sono clausole vessatorie non concordate dalle parti, con la conseguenza che la decadenza dall’indennizzo in caso di riparazione presso altro centro di autoriparazione è nulla.
Se questa è una grande vittoria per l'automobilista, visto che è riuscito ad ottenere giustizia, vediamo che il Movimento Consumatori ha sollevato un problema molto più generalizzato. Infatti sarebbero sempre di più le assicurazioni che decidono di non pagare gli indennizzi dovuti ai danni atmosferici. Inoltre, Federcarrozzieri stima che, in Italia, i danni per eventi climatici siano aumentati del 50% negli ultimi 10 anni. Quelli causati dalla grandine, inoltre, comportano un costo di riparazione compreso tra i 900 ed i 10.000 euro.
I dati rivelano, poi, che 7 richieste su 10 arrivano da automobilisti che risiedono nelle Regioni più grandi della Pianura Padana: Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, solitamente più colpite da questi eventi atmosferici estremi.
Infine, è da rilevare come non solo le assicurazioni abbiano aumentato i costi delle polizze a copertura dei danni da eventi climatici di quasi il doppio rispetto a tre anni fa, ma anche i tempi di attesa per le riparazioni si sono allungati, essendo pochi i centri convenzionati con le assicurazioni.
Non resta che sperare che questa sentenza diventi giurisprudenza.