Il
governo Meloni sta seriamente considerando di
introdurre un’assicurazione obbligatoria per la casa contro i danni da maltempo o, meglio, da
eventi climatici estremi. Si parla di protezione contro fenomeni come alluvioni, inondazioni, tempeste, terremoti e altri eventi atmosferici devastanti, che stanno diventando sempre più frequenti.
Il
Ministro Nello Musumeci ha ribadito che lo
Stato non può più farsi carico di tutti i danni causati dalle calamità naturali, sottolineando la
necessità di un "cambio culturale" e di un’assunzione di responsabilità anche da parte dei cittadini.
A margine del
Consiglio dei Ministri del 21 settembre, in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per Emilia-Romagna e Marche, Musumeci ha dichiarato che
il tempo in cui lo Stato poteva risarcire tutti per sempre è finito, e ha aperto all’idea di una
assicurazione obbligatoria per i danni alle abitazioni private, causati da eventi climatici.
Il
Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha altresì sottolineato l’importanza di
sviluppare programmi assicurativi pubblico-privati ben progettati, che possano rendere più accessibili le assicurazioni
per coloro che vivono in aree ad alto rischio. Giorgetti ha ribadito che
non è possibile continuare a scaricare tali oneri sui governi, già gravati da un
debito pubblico ereditato pesantemente.
Le critiche all’assicurazione obbligatoria contro i danni climatici
Tuttavia, non mancano le critiche a questa proposta. L’assicurazione obbligatoria rappresenterebbe un ulteriore costo per le famiglie italiane, molte delle quali già in difficoltà economica. Il timore diffuso è che lo Stato trasferisca sui cittadini una responsabilità che fino ad ora ha gestito in prima persona, delegando alle compagnie assicurative private la gestione di un mercato che potrebbe generare ingenti profitti per queste ultime.
Uno dei principali oppositori interni al governo è Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Durante un evento a Piacenza, organizzato da Confedilizia, Salvini ha dichiarato che lo Stato può fornire delle indicazioni, ma non dovrebbe imporre un obbligo ai cittadini. Secondo lui, nella prima fase, l’assicurazione dovrebbe essere facoltativa, lasciando alle famiglie la libertà di scegliere se sottoscriverla o meno. Tuttavia, Salvini ha anche aperto alla possibilità di un dialogo con le compagnie assicurative, per capire se esistono le condizioni per sviluppare un partenariato pubblico-privato.
Assicurazione contro le catastrofi naturali già obbligatoria per le imprese
Il governo ha già mosso i primi passi in questa direzione. Nella
Legge di Bilancio 2024, infatti, è stata inserita una norma che introduce l’
assicurazione obbligatoria per le imprese contro le catastrofi naturali, esclusi i settori agricoli. Si tratta di un primo segnale di cambiamento che potrebbe, in futuro, estendersi anche alle famiglie, rendendo obbligatoria una polizza casa contro i danni climatici.
Le calamità naturali coperte dall’assicurazione includono:
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terremoti
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alluvioni
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frane
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inondazioni
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esondazioni.
L’assicurazione coprirà:
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terreni e fabbricati
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impianti e macchinari
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attrezzature industriali e commerciali.
Le imprese che non adempiono a questo obbligo rischiano multe comprese tra 100.000 e 500.000 euro. Inoltre, in caso di mancato rispetto della normativa, l’azienda non potrà accedere a contributi o agevolazioni finanziarie da parte dello Stato, comprese quelle previste per la ricostruzione in seguito a eventi calamitosi.