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Criptovalute, in arrivo il nuovo Decreto, multe salatissime e addirittura il carcere: ecco cosa non devi fare

Criptovalute, in arrivo il nuovo Decreto, multe salatissime e addirittura il carcere: ecco cosa non devi fare
Pronto un nuovo decreto per le criptovalute: sanzioni penali e amministrative più severe per la violazione delle norme sulle cripto-attività, con multe fino a 15 milioni di euro e pene detentive fino a 4 anni
È in arrivo una stretta sulle criptovalute. Il Governo italiano, infatti, è pronto a varare un nuovo Decreto sulle criptovalute per recepire il regolamento UE n. 2023/1114 del 31 maggio 2023, c.d. MICA - Markets in Crypto-assets Regulation (approvato circa un anno fa e parzialmente operativo dal 30 giugno e, in via generale, dal 30 dicembre di quest'anno), che disciplina le cripto-attività.
Il nuovo decreto, oltre a introdurre disposizioni specifiche in ordine all’erogazione e all’acquisto di criptovalute, prevede - in caso di violazione - l'applicazione di sanzioni amministrative e penali.

Quanto alle sanzioni penali, la norma di riferimento è l’art. 30 del Titolo IV del decreto. Essa, in particolare, prevede l’applicazione della pena della reclusione da 6 mesi a 4 anni e della multa da 2.066 a 10.329 euro in caso di violazione delle norme comunitarie.
La norma citata, in particolare, sanziona - in conformità a quanto previsto dal regolamento UE 2023/1114 - chi:
  • offre al pubblico ovvero chiede e ottiene l’ammissione alla negoziazione di token collegati ad attività, in violazione dell’articolo 16, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) 2023/1114;
  • presta servizi per le cripto-attività disciplinate dal regolamento (UE) 2023/1114, in violazione dell’articolo 59, paragrafo 1, lettera a), del medesimo regolamento.

L’art. 30, inoltre, rimanda alla previsione di cui all’art. 131 bis del T.U. bancario, il quale punisce la condotta di chi emette moneta elettronica senza iscrizione all’albo di cui all’art. 14 del T.U. bancario, ovvero l’apposito albo delle banche italiane e delle succursali in Italia di banche extracomunitarie, nonché delle succursali delle banche comunitarie stabilite nel territorio della Repubblica.
In particolare, il decreto prevede l’applicazione di tale norma nei confronti di “chiunque emette token di moneta elettronica in violazione della riserva di cui all’articolo 48, paragrafo 1, comma 1, del regolamento (UE) 2023/1114, nonché a chiunque, in assenza del previo consenso scritto dell’emittente di token di moneta elettronica di cui all’articolo 48, paragrafo 1, comma 2, del medesimo regolamento, offre al pubblico ovvero chiede e ottiene l’ammissione alla negoziazione di token di moneta elettronica.
Il decreto si propone, quindi, di introdurre norme più severe nei confronti di imprese o privati che emettano, in violazione della normativa comunitaria, criptovalute.

Il nuovo decreto prevede altresì l'applicazione di sanzioni amministrative nei confronti dei trasgressori. In particolare, rilevano le norme di cui agli artt. 31 e 32, che introducono “sanzioni amministrative relative alle violazioni delle disposizioni richiamate dall’articolo 111 del regolamento (UE) 2023/1114”.
Quanto alla prima fattispecie, essa prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa da 30mila fino a 5 milioni di euro nei confronti delle persone giuridiche.
Qualora, invece, la condotta della società abbia ad oggetto un importo particolarmente elevato, l'importo della sanzione aumenterà e corrisponderà ad una somma che varia dal 3% al 12,5% del fatturato totale annuo.

Nei confronti delle persone fisiche, inclusi gli esponenti e il personale aziendale, si applica invece la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 75.000 euro.
Inoltre, qualora l’autore della condotta illecita ottenga un vantaggio superiore ai limiti massimi indicati dall’art. 31, la sanzione amministrativa pecuniaria è elevata fino al doppio dell’ammontare del vantaggio ottenuto, purché determinabile.

L’art. 32, invece, disciplina le ipotesi di violazione dell'art. 88 del regolamento (UE) 2023/1114 e prevede le seguenti sanzioni:
  • per le persone giuridiche, una multa da 30.000 a 2.500.000 euro oppure, se superiore, fino al 2% del fatturato totale annuo.
  • per le persone fisiche una multa da 5.000 a 1.000.000 euro.

In caso di violazioni delle disposizioni dell'art. 92 del regolamento (UE) 2023/1114, invece, si applicano le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie:
  • per le persone giuridiche, una multa da 30.000 a 15.000.000 euro oppure, se superiore, fino al 15% del fatturato totale annuo;
  • per le persone fisiche una multa da 5.000 a 5.000.000 euro.

L’art. 33 disciplina l’abuso, la comunicazione illecita di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato. Esso in particolare introduce una sanzione amministrativa da 5 mila a 5 milioni di euro per chi viola “il divieto di abuso di informazioni privilegiate di cui all’articolo 89 del regolamento (UE) 2023/1114, di comunicazione illecita di informazioni privilegiate di cui all’articolo 90 o di manipolazione del mercato di cui all’articolo 91 del citato regolamento".

Il decreto, infine, individua anche gli organi incaricati di infliggere le sanzioni amministrative, imputando la competenza in materia in capo alla Banca d’Italia e alla Consob, che potranno quindi applicare le sanzioni amministrative previste dal decreto, salvo quelle relative all’emissione, offerta al pubblico e richiesta di ammissione alla negoziazione di token di moneta elettronica, che invece potranno essere inflitte in via esclusiva dalla Banca d’Italia.


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