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Articolo 41 bis Legge 104

(L. 5 febbraio 1992, n. 104)

[Aggiornato al 25/02/2025]

Conferenza nazionale sulle politiche dell'handicap

Dispositivo dell'art. 41 bis Legge 104

1. Il Presidente del Consiglio dei ministri ovvero il Ministro delegato per la famiglia e le disabilità, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, promuove indagini statistiche e conoscitive sull'handicap e convoca ogni tre anni una conferenza nazionale sulle politiche dell'handicap alla quale invita soggetti pubblici, privati e del privato sociale che esplicano la loro attività nel campo dell'assistenza e della integrazione sociale delle persone handicappate. Le conclusioni di tale conferenza sono trasmesse al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione vigente.

Spiegazione dell'art. 41 bis Legge 104

La disposizione in esame introduce uno strumento di approfondimento e confronto più ampio rispetto al Comitato nazionale previsto dal precedente articolo, con l’obiettivo di monitorare e migliorare le politiche a favore delle persone con disabilità. In particolare, stabilisce che il Presidente del Consiglio dei ministri, o il Ministro delegato per la famiglia e le disabilità, ha il compito di promuovere indagini statistiche e conoscitive sulle disabilità, garantendo così una base di dati aggiornata e affidabile per orientare le decisioni politiche.

Un elemento centrale di questo articolo è la Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità, che viene convocata ogni tre anni. La Conferenza rappresenta un momento di confronto molto più ampio rispetto al Comitato nazionale: vi sono invitati non solo rappresentanti delle istituzioni, ma anche soggetti pubblici e privati, inclusi gli operatori del privato sociale, che svolgono attività nel campo dell’assistenza e dell’integrazione delle persone con disabilità. In questo modo, la Conferenza favorisce un dialogo inclusivo e multilivello, capace di raccogliere esperienze dirette, buone pratiche e suggerimenti concreti dai diversi attori coinvolti.

Le conclusioni della Conferenza non rimangono a livello consultivo: esse vengono trasmesse al Parlamento, fornendo indicazioni utili per valutare l’efficacia delle politiche in corso e per individuare eventuali correzioni o miglioramenti alla legislazione vigente. Ciò garantisce non solo la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati, ma anche un collegamento diretto tra monitoraggio, analisi dei dati e azione legislativa, rendendo il sistema di politiche per la disabilità più trasparente e dinamico.

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