Detto questo, chiamiamo subito in causa la Legge 104: con la risoluzione n. 79/E del 2016, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che, nei casi di grave invalidità o menomazione, per beneficiare della deduzione delle spese mediche e di assistenza specifica è sufficiente la certificazione rilasciata ai sensi della legge n. 104/1992.
Fatte queste precisazioni, torniamo alla nostra risposta veloce e specifichiamo meglio.
Nella dichiarazione dei redditi 2024, le spese relative alle patologie che danno diritto all’esenzione possono essere portate in detrazione anche se sono state sostenute per conto di propri familiari non a carico, affetti dalle suddette patologie.
Se un familiare, affetto da patologie esenti certificate, non possiede redditi o possiede redditi incapienti (vale a dire redditi tanto bassi da non doverli dichiarare al fisco o che, in caso di dichiarazione, non può ottenere i benefici previsti per le detrazioni d'imposta), il contribuente che ha sostenuto la spesa potrà portarla in detrazione nel suo 730.
Se il familiare affetto dalla patologia ha presentato o è tenuto a presentare una propria dichiarazione dei redditi, l’ammontare delle spese che non ha trovato capienza nell’imposta deve essere desunto nelle annotazioni del Mod. 730-3 o nel quadro RN del Modello REDDITI di quest’ultimo.
Se il contribuente affetto dalla patologia esente non possiede redditi o possiede redditi tali da comportare un’imposta interamente assorbita dalle detrazioni soggettive (e quindi non è tenuto a presentare la dichiarazione), è possibile, invece, indicare l’intero importo delle spese.
Le condizioni richieste per detrarre le spese mediche sostenute per un familiare non a carico sono, dunque, fondamentalmente due:
- la grave disabilità certificata del familiare;
- la incapienza dei redditi del familiare affetto da disabilità.
Ma come fare per detrarre queste spese?
Partiamo dal documento che attesta la spesa; è necessario che tale documento:
- sia intestato al contribuente che ha sostenuto la spesa;
- contenga l’indicazione del familiare per la quale è sostenuta la prestazione medica.
Da ultimo, è importante ricordare che la detrazione per le spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti compete per l’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo.
Dall’anno d’imposta 2020, inoltre, la detrazione per le spese sanitarie relative a patologie esenti spetta a condizione che la spesa sia sostenuta con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”, fatta eccezione per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e delle prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.
Quali sono i documenti da conservare?
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la documentazione da controllare e conservare per le spese mediche sostenute per familiari con patologie gravi non a carico è la seguente.
1) Se il soggetto affetto dalla patologia ha presentato un modello 730 o REDDITI:
- Certificazione rilasciata dalla ASL che attesti la patologia con l’indicazione dell’eventuale codice numerico identificativo;
- Certificato medico che attesti il collegamento tra le spese e la patologia esente, ovvero autocertificazione;
- Modello 730-3 o REDDITI dal quale si evinca la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’IRPEF del soggetto affetto dalla malattia;
- Fatture, ricevute fiscali e eventuali scontrini dai quali risulti che le spese sono state sostenute dal familiare che intende beneficiare della detrazione, anche con apposita annotazione del soggetto affetto dalla patologia per i documenti a questo intestati; l’annotazione dovrà riportare anche la misura delle spese attribuibili al familiare;
2) Se il soggetto affetto dalla patologia non ha presentato alcuna dichiarazione non essendovi tenuto:
- Certificazione rilasciata dalla ASL che attesti la patologia con l’indicazione dell’eventuale codice numerico identificativo;
- Certificato medico che attesti il collegamento tra le spese e la patologia esente, ovvero autocertificazione;
- Autocertificazione del soggetto affetto dalla patologia che attesti di non essere tenuto a presentare la dichiarazione;
- Fatture, ricevute fiscali e eventuali scontrini dai quali risulti che le spese sono state sostenute dal familiare che intende beneficiare della detrazione, anche con apposita annotazione del soggetto affetto dalla patologia per i documenti a questo intestati; l’annotazione dovrà riportare anche la misura delle spese attribuibili al familiare.