AUTORE:
Giovanni Stefanelli
ANNO ACCADEMICO: 2008
TIPOLOGIA: Laurea liv. II (specialistica)
ATENEO: Universitą Telematica Guglielmo Marconi
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L'istituto del diritto di accesso alla documentazione amministrativa, il cui dettato normativo principale, nel diritto positivo, è recato nella L. 241/1990, vanta origini sin dalla seconda metà del XVIII secolo, in un provvedimento emanato dalle autorità della Serenissima Repubblica di Venezia.
Successivamente, il Legislatore è intervenuto ratione materiae, ed a ciò si aggiungono quotidiane pronunce giurisdizionali e posizioni dottrinarie spesso in contrasto tra loro.
In questa dissertazione, dopo un excursus storico, ed introdotti i princìpi generali, si prendono in esame le modalità di gravame, da adottarsi in sede amministrativa e giudiziale, con uno sguardo agli aspetti afferenti le diverse tutele.
Viene altresì esaminato un caso reale (con documenti allegati) di diniego di accesso agli atti e successivo ricorso dell'interessato difeso in proprio (senza il patrocinio del difensore abilitato) al Tribunale Amministrativo Regionale competente, procedimento definito con sentenza di accoglimento.
Successivamente, il Legislatore è intervenuto ratione materiae, ed a ciò si aggiungono quotidiane pronunce giurisdizionali e posizioni dottrinarie spesso in contrasto tra loro.
In questa dissertazione, dopo un excursus storico, ed introdotti i princìpi generali, si prendono in esame le modalità di gravame, da adottarsi in sede amministrativa e giudiziale, con uno sguardo agli aspetti afferenti le diverse tutele.
Viene altresì esaminato un caso reale (con documenti allegati) di diniego di accesso agli atti e successivo ricorso dell'interessato difeso in proprio (senza il patrocinio del difensore abilitato) al Tribunale Amministrativo Regionale competente, procedimento definito con sentenza di accoglimento.