AUTORE:
Diego Penolazzi
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi del Piemonte Orientale A. Avogadro
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L’oggetto del presente elaborato è il regime applicato, in Spagna e in Italia, a particolari categorie di detenuti ritenuti particolarmente pericolosi per via dei crimini commessi, fino a giungere al fenomeno del cd. ergastolo ostativo, oggetto di tante critiche da parte della dottrina e della giurisprudenza, applicabile solo nell’ordinamento italiano ai detenuti condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso.
L’elaborato si divide in 3 capitoli, ciascuno dei quali si occupa di una specifica tematica e di un particolare ordinamento. Naturalmente, non tutti i delitti per cui si prevede un aggravamento del regime detentivo saranno specifico oggetto di analisi. Non si vuole, infatti, dare un quadro esaustivo di tutti gli istituti e delitti per i quali l’ordinamento spagnolo da un lato e quello italiano dall’altro consentono l’applicazione di regole ancora più restrittive della libertà personale all’interno delle carceri. In Italia esiste un apposito articolo applicabile alla categoria dei detenuti condannati per associazione mafiosa, ovvero l’articolo 41 bis della L. n. 354/1975 Legge sull'ordinamento penitenziario, mentre in Spagna la disciplina è regolata dalla legge penitenziaria in diverse e più ampie disposizioni della medesima, senza quella specificità che al contrario il legislatore italiano ha dimostrato di avere per gli associati di stampo organizzato mafioso.
Si ricorda fin da subito che il regime detentivo aggravato o cd carcere duro, in Italia, si applica soltanto a coloro che si sono resi autori di crimini ex articolo 416 bis c.p. o legati alla criminalità eversiva e terroristica, mentre non include alcune categorie quali ad esempio gli omicidi più efferati e le associazioni a delinquere semplici come avviene nell’ordinamento spagnolo. Nel dettaglio, il primo capitolo riguarda il regime detentivo aggravato all’interno dell’ordinamento spagnolo; il secondo fotografa il regime dell’articolo 41 bis della L. n. 354/1975 Legge sull'ordinamento penitenziario dell’ordinamento italiano; concludendo, il terzo riesamina l’istituto dell’ergastolo ostativo, presentato nei paragrafi dedicati all’articolo 41 bis della L. n. 354/1975 Legge sull'ordinamento penitenziario, corredato di una breve introduzione sulle funzioni della pena.
L’elaborato si divide in 3 capitoli, ciascuno dei quali si occupa di una specifica tematica e di un particolare ordinamento. Naturalmente, non tutti i delitti per cui si prevede un aggravamento del regime detentivo saranno specifico oggetto di analisi. Non si vuole, infatti, dare un quadro esaustivo di tutti gli istituti e delitti per i quali l’ordinamento spagnolo da un lato e quello italiano dall’altro consentono l’applicazione di regole ancora più restrittive della libertà personale all’interno delle carceri. In Italia esiste un apposito articolo applicabile alla categoria dei detenuti condannati per associazione mafiosa, ovvero l’articolo 41 bis della L. n. 354/1975 Legge sull'ordinamento penitenziario, mentre in Spagna la disciplina è regolata dalla legge penitenziaria in diverse e più ampie disposizioni della medesima, senza quella specificità che al contrario il legislatore italiano ha dimostrato di avere per gli associati di stampo organizzato mafioso.
Si ricorda fin da subito che il regime detentivo aggravato o cd carcere duro, in Italia, si applica soltanto a coloro che si sono resi autori di crimini ex articolo 416 bis c.p. o legati alla criminalità eversiva e terroristica, mentre non include alcune categorie quali ad esempio gli omicidi più efferati e le associazioni a delinquere semplici come avviene nell’ordinamento spagnolo. Nel dettaglio, il primo capitolo riguarda il regime detentivo aggravato all’interno dell’ordinamento spagnolo; il secondo fotografa il regime dell’articolo 41 bis della L. n. 354/1975 Legge sull'ordinamento penitenziario dell’ordinamento italiano; concludendo, il terzo riesamina l’istituto dell’ergastolo ostativo, presentato nei paragrafi dedicati all’articolo 41 bis della L. n. 354/1975 Legge sull'ordinamento penitenziario, corredato di una breve introduzione sulle funzioni della pena.