AUTORE:
Andrea De Angelis
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi Roma Tre
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente elaborato intende analizzare e dimostrare la rilevanza dell'istituto delle presunzioni e degli altri strumenti previsti nell'ordinamento giuridico italiano, e in particolare nel diritto tributario, oltre al compimento di uno studio approfondito riguardante i ragionamenti presuntivi che vengono compiuti nell’ambito di specifiche presunzioni in materia di interessi e utili.
La peculiare conformazione del diritto tributario ha condotto il legislatore a ricorrere sistematicamente all'introduzione di presunzioni legali, affidando all'Amministrazione finanziaria la facoltà di giungere a ricostruire anche induttivamente il reddito del contribuente.
L'istituto in esame è largamente utilizzato anche nella fase processuale, dove vengono in rilievo le presunzioni di carattere giurisprudenziale, che nascono al di fuori degli schemi di formazione delle disposizioni di legge e sono il frutto dell’elaborazione della giurisprudenza. L’istituto delle presunzioni, nel presente contributo, viene esaminato nell’ambito della disciplina concernente i redditi di capitale, alla luce delle norme previste nel Testo unico delle imposte sui redditi agli artt. 45, comma 2, 46, comma 1, 47, comma 1.
Viene inoltre presa in considerazione la presunzione di distribuzione “occulta” di utili nelle società “a ristretta base azionaria”, che rappresenta un tema di estrema attualità, oggetto di discussioni e approfondimenti sia in dottrina che in giurisprudenza.
Nei primi due capitoli vengono analizzate le presunzioni e gli altri strumenti presuntivi, tanto nella generalità dell’ordinamento giuridico italiano quanto nella specificità della normativa fiscale, senza tralasciare le rilevanti pronunce della Corte costituzionale in tema di presunzioni legali assolute. Viene inoltre compiuta una breve indagine storica dell’istituto, nato con lo sviluppo del diritto romano e successivamente consacrato e cristallizzato dal Code Napoléon, la cui disciplina ha ispirato le altre codificazioni europee.
Nel secondo capitolo vengono inoltre riportati i motivi e le necessità per cui istituti di questo genere hanno trovato grande considerazione da parte del legislatore, nonché un giudizio prognostico su quello che potrà essere il futuro delle presunzioni legali tributarie in seguito all'inarrestabile sviluppo tecnologico che ha caratterizzato quest’ultimo decennio.
Inoltre, vengono esaminate le principali presunzioni che caratterizzano l’accertamento tributario, oltre allo specifico strumento presuntivo degli Indici Sintetici di Affidabilità, la cui disciplina è in corso di modifica a seguito degli adeguamenti resi necessari dall’emergenza sanitaria.
Il terzo capitolo, al fine di introdurre la trattazione delle presunzioni legali e giurisprudenziali in materia di interessi e utili, propone un’analisi della categoria dei redditi di capitale, con particolare attenzione all'evoluzione normativa della tassazione, alle differenze con i redditi di diversa natura finanziaria, alle macroaree degli interessi e dei dividendi e infine alle regole fondamentali riguardo il trattamento fiscale.
Tale trattazione si completa attraverso una costante analisi degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali inerenti ai principali nodi problematici che hanno coinvolto la categoria reddituale in esame.
Il quarto e il quinto capitolo esaminano, invece, sia fattispecie previste espressamente dal legislatore (presunzioni legali), sia presunzioni giurisprudenziali, in tema di redditi di capitale. In particolare, nell'ambito degli utili vengono esaminate la presunzione in materia di attribuzione di utili extracontabili ai soci di società di capitali a ristretta base partecipativa e la presunzione legale assoluta in materia di distribuzione di utili. Nell’ambito degli interessi, invece, l'esame si sposta sulla presunzione legale relativa in materia di interessi derivanti da mutui ex art. 45, comma 2, del Testo unico delle imposte sui redditi e sulla presunzione legale relativa in materia di interessi da finanziamento dei soci ex art 46, comma 1, del Testo unico delle imposte sui redditi, entrambe analizzate alla luce dei chiarimenti dottrinali e delle pronunce compiute dalla giurisprudenza di merito e di legittimità.
La peculiare conformazione del diritto tributario ha condotto il legislatore a ricorrere sistematicamente all'introduzione di presunzioni legali, affidando all'Amministrazione finanziaria la facoltà di giungere a ricostruire anche induttivamente il reddito del contribuente.
L'istituto in esame è largamente utilizzato anche nella fase processuale, dove vengono in rilievo le presunzioni di carattere giurisprudenziale, che nascono al di fuori degli schemi di formazione delle disposizioni di legge e sono il frutto dell’elaborazione della giurisprudenza. L’istituto delle presunzioni, nel presente contributo, viene esaminato nell’ambito della disciplina concernente i redditi di capitale, alla luce delle norme previste nel Testo unico delle imposte sui redditi agli artt. 45, comma 2, 46, comma 1, 47, comma 1.
Viene inoltre presa in considerazione la presunzione di distribuzione “occulta” di utili nelle società “a ristretta base azionaria”, che rappresenta un tema di estrema attualità, oggetto di discussioni e approfondimenti sia in dottrina che in giurisprudenza.
Nei primi due capitoli vengono analizzate le presunzioni e gli altri strumenti presuntivi, tanto nella generalità dell’ordinamento giuridico italiano quanto nella specificità della normativa fiscale, senza tralasciare le rilevanti pronunce della Corte costituzionale in tema di presunzioni legali assolute. Viene inoltre compiuta una breve indagine storica dell’istituto, nato con lo sviluppo del diritto romano e successivamente consacrato e cristallizzato dal Code Napoléon, la cui disciplina ha ispirato le altre codificazioni europee.
Nel secondo capitolo vengono inoltre riportati i motivi e le necessità per cui istituti di questo genere hanno trovato grande considerazione da parte del legislatore, nonché un giudizio prognostico su quello che potrà essere il futuro delle presunzioni legali tributarie in seguito all'inarrestabile sviluppo tecnologico che ha caratterizzato quest’ultimo decennio.
Inoltre, vengono esaminate le principali presunzioni che caratterizzano l’accertamento tributario, oltre allo specifico strumento presuntivo degli Indici Sintetici di Affidabilità, la cui disciplina è in corso di modifica a seguito degli adeguamenti resi necessari dall’emergenza sanitaria.
Il terzo capitolo, al fine di introdurre la trattazione delle presunzioni legali e giurisprudenziali in materia di interessi e utili, propone un’analisi della categoria dei redditi di capitale, con particolare attenzione all'evoluzione normativa della tassazione, alle differenze con i redditi di diversa natura finanziaria, alle macroaree degli interessi e dei dividendi e infine alle regole fondamentali riguardo il trattamento fiscale.
Tale trattazione si completa attraverso una costante analisi degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali inerenti ai principali nodi problematici che hanno coinvolto la categoria reddituale in esame.
Il quarto e il quinto capitolo esaminano, invece, sia fattispecie previste espressamente dal legislatore (presunzioni legali), sia presunzioni giurisprudenziali, in tema di redditi di capitale. In particolare, nell'ambito degli utili vengono esaminate la presunzione in materia di attribuzione di utili extracontabili ai soci di società di capitali a ristretta base partecipativa e la presunzione legale assoluta in materia di distribuzione di utili. Nell’ambito degli interessi, invece, l'esame si sposta sulla presunzione legale relativa in materia di interessi derivanti da mutui ex art. 45, comma 2, del Testo unico delle imposte sui redditi e sulla presunzione legale relativa in materia di interessi da finanziamento dei soci ex art 46, comma 1, del Testo unico delle imposte sui redditi, entrambe analizzate alla luce dei chiarimenti dottrinali e delle pronunce compiute dalla giurisprudenza di merito e di legittimità.