AUTORE:
Noemi Cassone
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Catania
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L'elaborato esplora il tema delle detenzione femminile, con particolare riferimento alla questione dei "bambini invisibili", spesso condannati a vivere i loro primi anni di vita in carcere. Ci si propone di rispondere a due domande: è concepibile che il minore condivida col proprio genitore, nello specifico la madre, l'espiazione della pena per il reato commesso? E' possibile conciliare esigenze di sicurezza e tutela del rapporto madre-figlio attraverso il ricorso a strutture alternative al carcere? Il lavoro è articolato in quattro capitoli. l primo capitolo analizza storicamente il concetto di pena e di reclusione, anche mediante il ricorso alle più autorevoli teorie di ambito sociologico. Nel secondo capitolo si ricostruisce il piano normativo internazionale inerente la condizione di detenuto, esaminando gli strumenti predisposti dal Consiglio d'Europa. Nel terzo capitolo si passano al vaglio le tutele apprestate dal Legislatore nazionale, con particolare riferimento alla Costituzione, alla riforma dell'Ordinamento Penitenziario e all'evoluzione normativa realizzatasi negli ultimi decessi. Nel quarto capitolo ci si sofferma sull'impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sulla popolazione carceraria, in particolar modo sul rapporto madre-figlio, esaminando le più importanti associazioni (tra cui Antigone e Bambinisenzasbarre), finendo col descrivere l'importante proposta di legge Siani A.C. n. 2298.